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David boring e altre storie

Creato il 24 ottobre 2012 da Paradisiartificiali
Fumettopenia ha già chiuso i battenti?Macchè, abbiamo ancora molto da dire, l'inverno sta arrivando, e quest'anno sembra particolarmente carico di materiale su cui pontificare. Non pensatelo nemmeno quindi,  non vi lascio proprio adesso che mi stavo affezionando a voi,  è solo spirata la RAM del computer di casa, e la produzione è andata un pò in calo, ma ho tutto qui nella capoccia!
Meno male che c'è Lopez, che si è dato a letture forbite e ce ne parla in questo pezzo! E meno male anche che ci sono questi internet point da dove pubblicare il tutto!
DAVID BORING E ALTRE STORIE
DAVID BORING E ALTRE STORIEDAVID BORING E ALTRE STORIEDAVID BORING E ALTRE STORIE(Coconino Press - L'Espresso - 208 pp. parte B/N parte Colori, 9,90 euro.)
L'effetto che fa la lettura della graphic novel di Daniel Clowes è quantomeno straniante. Una storia in tre atti la cui principale peculiarità sta nella mancanza pressoché assoluta di emotività da parte del suo protagonista, il David Boring del titolo (dove Boring è traducibile come noioso). Caratteristica resa manifesta sin dalla prima tavola del racconto nella quale il protagonista intrattiene un rapporto sessuale con una ragazza di una bellezza perfetta senza tradire il minimo segno di coinvolgimento o appagamento, riflettendo anzi in maniera clinica sulla prestazione e sul come la ragazza in questione in qualsiasi momento si sarebbe potuta alzare e scappare via per andare a qualche festa di cui si era appena ricordata.

Davvero non male come incipit per introdurre un personaggio che mantiene la stessa verve emotiva di fronte al sesso come davanti alla morte di un amico. Trasferitosi recentemente in città, David divide l'appartamento con la sua amica lesbica Dot, ha un'ossessione particolare per i fondoschiena delle ragazze e per l'ormai quasi introvabile lavoro del padre, fumettista creatore dell'albo Yellow Streak.

A movimentare le vicende sentimentali (se così possono mai definirsi) del protagonista, un assassinio, il forzato ritorno al paese d'origine con lo spauracchio di un indesiderato incontro con la madre, un'infatuazione per una ragazza incarnante il suo prototipo di donna perfetta modellato sulla cugina e altro ancora.

Su tutto un'idefinita minaccia di catastrofe imminente, un'apocalisse ventura dai contorni totalmente sfumati e finalmente la possibilità che qualcosa smuova emotivamente il glaciale Boring. Un'evento (che non vi anticipo) chiude il primo atto mescolando le carte in tavola e cambiando totalmente lo scenario della vicenda.

Il senso di un'ignoto accadimento incombente si fa più pressante nel secondo atto ambientato in un luogo isolato con una ristretta cerchia di personaggi impossibilitati a comunicare con l'esterno. I rapporti diventano qui più ingarbugliati e difficoltosi, le domande sollevate durante il corso della vicenda troveranno risposta solo nell'ultimo atto, parte della vicenda di cui non vi parlo per non togliere sapore all'intreccio.

La narrazione di Clowes, autore anche del conosciuto Ghost World dal quale è stato tratto il film con Steve Buscemi, Scarlett Johansson e Thora Birch, è stimolante per il lettore sotto più punti di vista. Interessa lo sviluppo della vicenda così come lo fanno i rapporti interpersonali tra i vari attori della storia e finanche, se non in misura maggiore, la riflessione del protagonista su se stesso e sulle proprie emozioni. Senza parlare poi della sensazione di vago pericolo incombente e delle vicende legate alla famiglia di David. Il tratto dello stesso Clowes è sempre efficace, gioca su luci e ombre e lavora parecchio sulle rotondità, rende la lettura sempre piacevole e scorrevole.

Una storia stranamente coinvolgente nonostante l'innata freddezza del protagonista, una lettura che si rivela originale e questo non può che essere un grande pregio.

A completare il volume alcune brevi storie dello stesso autore pubblicate originariamente sulla rivista Eightball, nello specifico: Caricature, MCMLXVI, Uno schifo di blu, La mamma d'oro, Eyliner verde e I segreti della scuola d'arte dal quale è stato tratto il film Art school confidential del 2006.
Dario Lopez


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