Ho lavorato per dieci anni in una radio privata ed è stata una delle cose più divertenti che ho fatto nella mia vita, oltre a fare l’istruttore di body building.
Da qualche anno non ascolto più la radio né guardo la TV. Insopportabili la falsità e le ipocrisie dei conduttori, gli argomenti sempre più stupidi trattati ad ogni ora del giorno, le notizie insignificanti, i pareri di esperti che non sanno nulla e non ne imbroccano una ma continuano a fare gli esperti di tutto.
Ho amato molto, in passato, il personaggio di Jack Folla, la sua voce, le cose che diceva, talvolta con tono un po’ esageratamente forzato o enfatico, ma comunque quasi sempre dai bellissimi contenuti.
Da qualche tempo ho scoperto David Gramiccioli a Radio Ies, con il suo programma che si chiama Ouverture, e da quel momento ho ripreso ad ascoltare la radio, ad alzarmi e fare colazione mentre ascolto il programma del mattino, cosa che non facevo più da anni.
E così ho ritrovato un po’ la magia di Jack Folla.
Gramiccioli infatti parla benissimo, come a suo tempo parlava Jack, e anche i suoi discorsi a volte lo ricordano nei contenuti, ma con una differenza: che David improvvisa, mentre Folla li scriveva prima e quindi la perfezione stilistica di certi suoi discorsi era dovuta a questo fattore.
Gramiccioli invece parla correttamente e fa dei bei discorsi improvvisando.
Inoltre, rispetto a Jack Folla, che era un personaggio bellissimo e leggendario ma inventato, lui è un personaggio altrettanto bello e leggendario ma reale. David infatti rischia effettivamente ogni giorno per le cose che dice, e per gli ospiti, quasi tutti rigorosamente scomodi, che invita alle sue trasmissioni. A suo tempo, mi ha raccontato, si è preso anche un ceffone da Cossiga che lo ha minacciato espressamente. Ed essere minacciato da Cossiga equivaleva a farsela sotto, per chi conosce il sistema, perché in linea di massima significava ritrovarsi suicidati, o finire fuori strada con l’auto.
La sua forza credo sia nell’essere un concentrato di tanti difetti, come Solange. Ed è qui che sta la differenza e la sua forza. Ha infatti le caratteristiche del burino romano, dell’intellettuale, del militante di sinistra e di destra, del complottista, del razionalista, del disilluso su tutto, ma anche di quello che crede ancora che il mondo si può cambiare. Ciascuna di queste caratteristiche, da sole, renderebbero una persona insopportabile, ma unite tutte insieme in una sola persona, la rendono un personaggio affascinante.
Infatti alterna frasi come “ragà mo ci siamo rotti le palle” o “avete rotto er cazzo”, a frasi costruite in italiano perfetto, con citazioni colte che dimostrano una cultura fuori dal comune.
La sua forza maggiore credo stia però nel fatto che riesce a far sentire tutti al centro dell’attenzione, senza sembrare ipocrita. Un giorno che sono stato con lui in trasmissione mi sono sentito coccolato, apprezzato e stimato, ma notavo che si sentivano allo stesso modo anche i membri del suo staff e tutti quelli che avevano contatti con lui.
Un altro suo punto di forza è il distacco e l’equilibrio che riesce a dimostrare anche quando invita personaggi spregevoli come Paolo Attivissimo a confronto con Massimo Mazzucco. Riesce infatti a mantenere gentilezza ed equidistanza, trattando Attivissimo come un essere umano e facendolo sentire a suo agio, nonostante le sue uscite demenziali come “non rispondo alle domande sull’11 settembre perché non ho tempo; a meno che Mazzucco, siccome il tempo è denaro, non faccia un versamento di beneficienza a una qualsiasi organizzazione a sua scelta” (il che, detto da uno che passa il suo tempo a rompere le palle ai complottisti per demolirne le motivazioni, suona ridicolo oltre ogni ragionevole misura).
Gli argomenti che tratta nel programma sono diversi, dalla politica all’economia ai delitti, ma tutti di altissimo interesse sociale. A suo tempo ospitò Gabriella Carlizzi. Massimo Mazzucco gli riconosce il merito di essere stato il primo a introdurlo in Italia. Ha invitato me qualche tempo fa e invita spesso uno dei pochi politici che si occupano di pedofilia parlandone in modo non distorto e depistante, cioè Pier Paolo Zaccai, che per la sua attività politica ha anche pagato un prezzo alto; Zaccai infatti non solo ha rischiato di essere accoppato, ma si è anche ritrovato la solita accusa di partecipare a festini a base di trans e cocaina (accusa che non si risparmia a nessun politico scomodo a cui bisogna mandare un messaggio preciso). D’altronde Pier Paolo Zaccai è uno che ha il coraggio di dire non solo che c’è un collegamento nazionale tra pedofilia e satanismo, ma anche che ci sono 34.000 bambini in italia sottratti alle famiglie, e la metà lo sono senza alcun motivo, solo per ragioni inconfessabili legati a pedofilia e sette, e precisa che “i bambini non vengono tolti di certo a delinquenti, ma alle persone normali, perché dei delinquenti hanno paura, quelli poi si vendicano; quindi vengono sottratti alla gente normale, quella che non ha mezzi per ribellarsi”.
Ma in generale passano dalla sua radio tutti i complottisti, compreso Marco della Luna e molti altri.
Gramiccioli parla di satanismo, pedofilia, scie chimiche, signoraggio, banche centrali, delitti, mostro di Firenze, facendo nomi e cognomi, sciorinando dati, notizie. Dice apertamente che i black bloc sono infiltrati dei servizi segreti, che il satanismo è diffuso a macchia d’olio tra i potenti della penisola, che i delitti rituali sono una realtà, che tutte le stragi sono state organizzate dallo Stato e dai servizi segreti, che destra e sinistra sono un teatrino in cui ognuno fa la stessa parte. Mette a disposizione la sua radio ai deboli e a chi non ha voce per farsi ascoltare, dandogli lo stesso rilievo, anzi forse maggiore, di quello che dà a politici, assessori e persone potenti.
Sa perfettamente che rischia ogni giorno di morire in un incidente stradale, o che forse un giorno lo troveranno suicidato alla spina di corrente di una radio, per rispettare la legge del contrappasso; ed è per questo che invita in trasmissione gente che rischia di essere suicidata o uccisa, come a suo tempo ospitò la Carlizzi, o Zaccai.
Ogni tanto poi fa pubblicità a cellulari o saponette, e dopo aver decantato le qualità di questi prodotti si premura di precisare che è grazie alla pubblicità di questi prodotti che la radio funziona e che si riesce a farla funzionare.
Il programma di Gramiccioli, in effetti, impone una riflessione sul ruolo dei mass media, televisioni, giornali e informazione in sé. Il problema non sono infatti la TV o la radio in sé, ma il come vengono utilizzate. I mass media sarebbero strumenti di informazione meravigliosi, importantissimi per elevare il benessere del cittadino medio; invece, purtroppo, sono utilizzati per disinformare, depistare e fare il lavaggio del cervello alla gente.
Ouverture è la dimostrazione che il problema non è nel mezzo in sé, ma nell’uso che se ne fa, e che esistono ancora degli spazi liberi, nel panorama generale dell’informazione.
Infine, Gramiccioli riesce anche a commuovere, come quando invita una madre a cui hanno sottratto il bambino e mette in sottofondo la canzone “Portami a ballare” di Luca Barbarossa, e alla fine del programma, quando saluta la donna, le raccomanda di imparare a ballare, perché presto il figlio tornerà con lei e allora le chiederà di portarlo a ballare.
Dal momento che oramai da anni le radio si ascoltano anche su internet, chiunque di voi può ascoltare il programma di David Gramiccioli, dalle 7 alle 10 del mattino, a questo indirizzo: