David Lynch: a lezione di meditazione trascendentale

Un artista dalle numerose personalità. Lo conosciamo soprattutto come uno dei maestri del cinema contemporaneo – tra i suoi capolavori figurano Elephant Man, Twin Peaks e Velluto Blu – ma David Lynch è anche scultore, pittore, musicista e scrittore. Da più di 30 anni è anche un praticante e divulgatore della meditazione trascendentale. La sua Fondazione – David Lynch Foundation – ha sperimentato questa tecnica di meditazione in oltre 500 scuole del mondo inclusi orfanotrofi e accademie militari. L’obiettivo? Prevenire e combattere lo stressa a scuola. Con questo progetto il produttore e regista è a Milano oggi.

Il cambiamento arriva dall’interno. Questo il concetto base che si cela dietro la pratica di meditazione trascendentale praticata da David Lynch, una delle menti creative più interessanti degli Stati Uniti. Oggi pomeriggio, l’artista sarà al Teatro Dal Verme in veste di relatore nel corso della conferenza Scuola senza stress. Momenti di quiete in classe voluta dallo psicoterapeuta Rossano Malet. A sostenere la validità del metodo sono stati chiamati, tra gli altri, Derek Cassells, preside della scuola elementare Maharishi Free School di Lancashire in Regno Unito e Giovanna Finocchiaro, dirigente dell’Istituto De Amicis di Tremestieri Etneo in Sicilia.

L’evento vuole mettere l’accento sull’importanza di guardarsi dentro. Praticata da oltre sei milioni di persone di ogni età, cultura e religione, la meditazione trascendentale è particolarmente adatta ai giovani perché garantisce una serie di benefici importanti per la crescita e lo studio. Praticarla è molto semplice: si pratica per 15 minuti due volte al giorno stando comodamente seduti a occhi chiusi.

L’esperienza dello stato di riposata vigilanza, che garantisce la meditazione trascendentale, ha il massimo effetto rigeneratore sul sistema nervoso e sulla salute in generale. In breve tempo aumenta l’integrazione cerebrale e sviluppa il potenziale mentale in tutti i suoi aspetti, come l’intelligenza, l’attenzione, la creatività, la capacità decisionale e quella organizzativa; aumenta il benessere interiore e aiuta a prevenire le malattie; aumenta l’efficacia sul lavoro e rende la vita più appagante.

In sostanza una pratica che appare più forte e incisiva rispetto alle altre note – meditazione Zen, Mindfulness e Buddista Tibetana – che arriva dalla tradizione Vedica dell’India e portata a nostra conoscenza da Maharishi Mahesh Yogi.