Subito dopo essere entrata nella sua prima orbita, la sonda ha sperimentato un reset senza conseguenze.
Chi ha seguito di recente il " Mission Log" su questo sito, saprà che giovedì scorso la sonda Dawn si è finalmente inserita nella sua prima orbita vera e propria attorno a Cerere. L'annuncio ufficiale dell'inserimento in orbita era stato dato già il 6 Marzo scorso ma in quella occasione, in realtà, era avvenuta solo la cattura gravitazionale da parte del pianeta nano; in altre parole, l'energia totale di Dawn (ovvero la somma di energia cinetica e gravitazionale) era divenuta negativa, come si vede nel seguente grafico (la scala relativa all'energia per unità di massa è a destra, quella a sinistra si riferisce alla distanza ed è logaritmica)
Dato che l'orbita iniziale era estremamente allungata o "eccentrica", e quindi non adatta ad uno studio sistematico del pianeta nano, la sonda ha continuato a modificare la sua traiettoria tenendo i motori a ioni costantemente accesi, se escludiamo le 6 pause in cui ha ripreso immagini e comunicato a Terra. Nell'ultimo mese e mezzo, Dawn ha compiuto una complessa manovra che l'ha portata fino a una distanza massima di oltre 78000 km da Cerere per poi riavvicinarsi e finire progressivamente su un' orbita polare circolare a 13500 km dalla superficie di Cerere. La distanza è stata scelta in modo tale da poter riempire l'inquadratura della fotocamera di bordo con l'intero disco di Cerere (il quale ha ora le stesse dimensioni apparenti di un pallone da calcio visto da 3m di distanza).
Appena inserita nella "orbita scientifica RC3", però, è avvenuto un imprevisto, per fortuna senza serie conseguenze: a seguito di un ritardo nella trasmissione di una sequenza di comandi da terra, la sonda è entrata in "safe mode", una modalità di emergenza in cui vengono interrotte le normali attività scientifiche e il veicolo rimane in ascolto di nuove istruzioni da Terra. Le istruzioni, per fortuna, sono arrivate subito e ieri la sonda ha ripreso le sue normali attività. In questo momento sta ricevedo e trasmettendo dati verso l'antenna americana di Goldstone mentre stamattina era in connessione con l'antenna spagnola di Madrid (l'attività della rete di comuncazione Deep Space Network della NASA può essere seguita in tempo reale su questa pagina).
Nell'animazione sottostante, realizzata partendo dalle immagini del simulatore JPL, è possibile vedere le manovre effettuate dalla sonda negli ultimi giorni, con lo spegnimento dei motori e il sorvolo del polo sud (si noti anche il miglioramento nella texture di Cerere, ora dai colori più realistici):
In questi primi tre giorni di orbita RC3, Dawn sta sorvolando il Polo Sud di Cerere, e sta raccogliendo molte immagini e spettri nel visibile e nell'infrarosso, mentre l' angolo di fase aumenta e la porzione illuminata diminuisce. Quando la sonda attraverserà 29 gradi di latitudine sud sul lato notturno, non sarà più prudente puntare i suoi strumenti sensibili in quella direzione, perché troppo vicina al Sole; in questa fase, Dawn impiegherà un paio di giorni per trasmettere a Terra tutti i dati raccolti e immagazzinati in memoria. Martedi prossimo, la sonda supererà la latitudine 21° nord e punterà nuovamente i suoi sensori verso Cerere e suoi dintorni, continuando a raccogliere dati fin quasi sopra il polo nord, il primo Maggio. A quel punto, Dawn avrà completato poco più di metà della sua prima orbita.
Intanto il JPL ha indetto un simpatico sondaggio per conoscere quale sia, nel pubblico, la spiegazione più verosimile sulla vera natura del famoso "spot 5", la doppia macchia chiara all'interno di un cratere. Per ora l'ipotesi più gettonata è quella di un deposito di ghiaccio, seguita a notevole distanza dall'ipotesi gayser o vulcano.
http://dawnblog.jpl.nasa.gov/?p=2437