Buondì e buon inizio di settimana! Com'è andato il week-end lungo? Il nostro è stato particolarmente piacevole passato tra serenate improvvisate e una giornata speciale ed emozionante, il matrimonio di una cara coppia di amici e gli scatti sono stati molti e ne condivideremo alcuni qui sul blog ;)!
Oggi però torniamo indietro ad un giovedì di due settimane fa quando ci siamo prese un giorno off per andare a Bologna e visitare qualche mostra oltre che goderci un po' la città.
La prima in programma? L'unica tappa italiana di quello che si può definire un vero tour che ruota intorno a Vermeer e ad altri artisti olandesi del Seicento e ha come protagonista il quadro la "Ragazza con l'orecchino di perla". Opera diventata particolarmente celebre dopo l'omonimo romanzo di Tracy Chevalier e il film di Peter Webber con Scarlett Johansson da cui è tratto.
La mostra, ospitata a Palazzo Fava fino al 25 Maggio, è divisa in sei sezioni. La prima parla del Mauritshuis, il museo statale dell'Aia, attualmente in fase di ristrutturazione che ospita molti dei quadri esposti. La seconda è quella dei paesaggi, boschi, prati, vedute di città e marine (da non perdere il "Paesaggio invernale" di Jacob van Ruisdael!). La terza, forse la più interessante e familiare nell'immaginario dei quadri olandesi è quella dei ritratti. Qui la Golden Age olandese entra nel vivo con un abile gioco di luci e accenti, con opere di Rembrandt, Frans Hals e altri. Altra curiosa e interessante è la quarta, tutta dedicata alle scene d'interni. I protagonisti sono diversi e appartenenti a qualsiasi classe sociale ma ciascuno ritratto nel suo più intimo dettaglio (da non perdere "Donna che scrive una lettera" di Gerard ter Borch"!). Nella penultima e quinta sezione sono esposte alcune nature morte e l'ultima è esclusivamente riservata a Vermeer e la sua la "Ragazza con l'orecchino di perla".
Questo quadro ha avuto una storia decisamente particolare. Dipinto da Vermeer nel 1665 circa per poi perderne le tracce, ricompare nel 1881 quando venne acquistato durante una vendita all'asta a l'Aia. Alla morte del proprietario, nel 1902, si scoprì che era stato lasciato al museo Mauritshuis e da allora è sempre rimasto in quelle sale. La "riscoperta" è piuttosto recente, nel 1995-96 in occasione della retrospettiva allestita al Mauritishuis e alla National Gallery of Art di Washington (anche se già a partire dalla fine dell'Ottocento critici e storici dell'arte iniziano ad discutere il valore del quadro). Il dipinto, prima chiamato "Ragazza con il turbante" diventa "Ragazza con l'orecchino di perla" nel 1999 dopo l'uscita del libro di Tracy Chevalier. Incredibile come la combinazione di un caso editoriale unito forse ad una buona dose di fortuna e pubblicità abbiano creato tale curiosità per un dipinto tale da essere soprannominato "la Gioconda d'Olanda"!
La mostra è decisamente consigliata e se avete in programma di visitarla, prenotate o acquistate i biglietti on-line, la fila in un giorno feriale era davvero lunghissima e noi fortunatamente ce la siamo scampata. Trovate tutte le info sul sito ufficiale!
E poi ogni scusa è buona per fare un salto a Bologna che è una perfetta padrona di casa, generosa e super accogliente! Camminare, curiosare e scattare tra le sue vie è sempre un vero piacere. Se seguite il blog da qualche tempo l'avrete capito che di tanto in tanto manca e si torna volentieri! (Uno dei primissimi post sul blog era dedicato proprio a lei, c'erano le note di Dalla e Bersani e l'ultima mia foto era stata scattata proprio davanti alla chiesa di Santo Stefano come in questo post... a distanza di quattro anni ;))
"Bologna, sai mi sei mancata un casinoaspetto mezzanotte chè il giornale compreròlo stadio, il trotto, il Resto del Carlinopiove molto forte ma tanto non mi bagneròc'è un bar col portico, mi faccio un cappuccino...."
♫ ♪ Lucio Dalla "Dark Bologna" ♫ ♬
Presto la seconda parte del racconto con l'altra mostra visitata... stay tuned!