Dal 14 novembre a Ferrara “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie”.
E’ quasi pronta l’esibizione esposta in una delle città medievali più suggestive d’Italia. Si chiamerà “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie” e ospiterà i quadri dipinti nella città. L’evento si terrà a Palazzo dei Diamanti dal 14 novembre al 28 febbraio e conterrà, oltre ai quadri sopracitati, dipinti di pittori influenzati da De Chirico come Carlo Carrà e Giorgio Morandi, e di alcuni artisti europei come Magritte, Grosz e Dalì. La mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00. E’ organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica di Milano / Berlino.
Giorgio De Chirico nacque a Volo nel 1888. Oltre all’aver scritto diverse poesie e romanzi, l’artista è famoso per aver dipinto alcune delle più belle opere metafisiche, volte a creare suggestioni fantastiche, associazioni di sensi, idee, storia e tempo. Allo scoppio della prima guerra mondiale, De Chirico e suo fratello Alberto si arruolano volontari e vengono inviati a Ferrara. Qui, Giorgio scopre un nuovo stile di pittura, mettendo al centro delle sue opere nature morte con simboli geometrici.
Le opere che De Chirico dipinse a Ferrara sono definite spesso enigmatiche, quasi surrealiste. Affascinato dalla città, con i suoi castelli medievali e i meravigliosi palazzi, tra il 1915 e il 1918 ha dato luce a quadri come “I progetti della ragazza” nel 1915, “Il grande metafisico” nel 1917 e “Le Muse inquietanti” nel 1918. In particolare nel 1917 le tele “Il Trovatore” e “Ettore e Andromaca” sono caratterizzate dai temi e dallo stile metafisico dell’artista.
E.S.