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De la fìa, delìco, d'Empoli, der caro | Parole e verbi in disuso

Creato il 08 settembre 2014 da Lifarnur @silvialazzerini
De la fìa, delìco, d'Empoli, der caro | Parole e verbi in disuso
DE LA FìA: è probabilmente la più tipica interiezione del vernacolo viareggino. Di questo modo di dire esistono numerose varianti meno triviali, am solo all'apparenza: de lo fìo, de la fibia, de lo fibbio, de la fistia, de la fistìna, de la nena, de la nezza, del la pottìsa, del al povera, de la sporta, de la zia...Sembra quasi che a Viareggio si possa cmpare anche solo di cacciucco e interiezioni
DELìCO: solletico, in Versilia. Lo usa Pea in senso figurato: "Tu (pastore) non conosci i pungilioli della gelosia. Non ti delìco nel cuore il sospetto d'un rivale". Il verbo dilicare deriverebbe dal latino titillicare
D'EMPOLI: grido dei venditori di carciofi. I carciofi d'Empoli, com'è noto, sono fra i più pregiati
DER CARO: esclamazione eufemistica pisana equivalente a "Caspita!". C'è anche l'accrescitivo : Der caraccio!

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