De Mattei vicedirettore del CNR: il fanatismo al potere

Da Leragazze

Leggo sul suo sito ufficiale che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è un “ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese”. Nel 2004 fu insediato dalla Moratti alla vicepresidenza del CNR Roberto De Mattei, che ha fatto molto parlare di sé per alcune recenti esternazioni che sembrano stridere  col suo ruolo all’apice di un’istituzione che dovrebbe guidare la ricerca scientifica in Italia. Tra le più eclatanti, quella secondo cui il terremoto con tsunami incluso in Giappone è stato un castigo divino per uomini che peccano, una “benevola manifestazione della misericordia di Dio”, “un battesimo di sofferenza”. Oppure, che la caduta dell’impero romano sia avvenuta principalmente per colpa degli omosessuali.

In un’intervista alla Repubblica apprendo anche che “il paradiso terrestre è una realtà storica, non una metafora”. E che “anche i popoli possono peccare e per questo essere puniti”. De Mattei, che insegna storia moderna alla Nuova Università Europea, respinge “il poligenismo evoluzionista. Se un cattolico lo accettasse verrebbe a cadere l’idea di un peccato originale trasmesso da una coppia di progenitori a tutta l’umanità”.

Il professor De Mattei fa parte dei Legionari di Cristo, una congregazione religiosa  che ha come missione l’estensione del Regno di Cristo nella società, secondo le esigenze della giustizia e della carità cristiana. Tra le strategie individuate per raggiungere questo obiettivo vi è quella di selezionare élite di leader nei vari settori della società, specialmente nelle classi lavoratrici, tra gli intellettuali, gli imprenditori e i liberi professionisti e addestrarli a un’azione da persona a persona per permeare in profondità la vita della società con lo spirito cristiano. Il fondatore, Marcial Maciel Degollado, venne sospeso a divinis per “gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti confermati da testimonianze incontrovertibili [che] si configurano talora in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso” come si espresse il Vaticano, riferendosi ad abusi sessuali su minorenni, rapporti con donne e procreazione di diversi figli.

Se posso esprimere quello che penso, a me, in verità, questi fanatici mi spaventano e mi preoccupano: sono ben integrati nel tessuto sociale, inseriti in posizioni più che strategiche, cellule mai veramente dormienti, attive nell’ombra, dove brigano, intrallazzano, manovrano, manipolano, con l’opportunità di orientare verso la loro verità (o dogmi?) giovani e meno giovani menti. Siamo ormai come vaccinati, accettiamo ogni giorno situazioni, affermazioni e decisioni inverosimili, ne sorridiamo o al massimo ci indigniamo. In attesa della successiva.



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