Recensione
- Etichetta: Deepsend Records
- Anno: 2014
Ristampa da parte della Deepsend records di questo piccolo gioiello death metal proveniente dalla Danimarca, in origine uscito due anni fa.
Si tratta dell’esordio sulla lunga distanza dei Death Comes Pale intitolato World Grave, un monumento al più battagliero death old school e un classico per gli amanti del genere.
La band aveva già dato alle stampe un Ep, “Through Carrion Eyes”, che aveva strappato recensioni positive da buona parte della stampa europea, ma il full-length è tutt’altra cosa, specialmente nella nuova versione.
Il metal estremo ottimamente proposto dalla band danese si rivela epico, guerresco, aggressivo ma oltremodo melodico negli ottimi solos disseminati lungo l’intero lavoro.
A fare da tappeto sonoro, arrivano puntuali mitragliate ritmiche spaventose; a tratti le frenate trasformano i brani in monoliti d’acciaio fuso, ma sono attimi: il gruppo tiene i ritmi molto alti ed il tutto risulta di una potenza di fuoco non comune.
Bo Guldal e Lars Hjørnholm, macinano riff e solos a velocità supersoniche, poggiate su di un tappeto ritmico da terza guerra mondiale, grazie al lavoro di Martin Kilic alle pelli e Anders Stegmann al basso.
Kasper Hornstrup guida il plotone con il suo growl che racconta di scontri biblici e tematiche sociopolitiche, mettendo a nudo tutto il male di un mondo alla deriva.
La title-track, Modern Enslavement e Silent Genocide sono gli episodi migliori di questo ottimo album, sulla scia di band quali Bolt Thrower, la più vicina al death partorito dai nostri, i quali non si risparmiano, regalandoci quasi un’ora di death metal con tutti gli attributi al posto giusto.
Tracklist:
1.Fury Of Vengeance
2.Spawn Of The Scored
3.With A Foot In The Grave
4.From The Lips Of The Dead
5.The Purification Process
6.World Grave
7.Modern Enslavement
8.Transgression
9.Pulse Of Existence
10.Silent Genocide
11.Where The Broken Resides
Anders Stegmann – Bass
Lars Hjørnholm – Guitars
Bo Guldal – Guitars, Backing Vocals
Kasper Hornstrup – Vocals
Martin Kilic – Drums