Quanto pagano velocemente i 110 Comuni capoluogo? Nella gara a chi lascia più debito in eredità, Italia spaccata in due. A un Nord virtuoso, risponde un Centro e un Sud fallimentare. Guida Treviso, chiude Reggio Calabria.
Grazie agli indicatori di openbilanci, abbiamo la possibilità di calcolare la velocità delle spese correnti dei Comuni Italiani. In pratica si cerca di capire in che misura un Comune riesce a pagare servizi e acquisti – spese correnti – per i quali si è impegnato nel corso dell’anno. E’ calcolato in percentuale: maggiore è la percentuale, più il Comune ha utilizzato le sue risorse nel corso dell’anno e, quindi, minori saranno i debiti lasciati in eredità negli anni successivi – i cosiddetti residui passivi.
In parole povere, stiamo parlando dei famosi debiti della Pubblica Amministrazione, e di tutte quelle imprese e privati che a fine anno si trovano con meno soldi a causa dei loro servizi non pagati dai Comuni. Per cercare di capire la realtà italiana, abbiamo fatto una classifica dei 110 Comuni capoluogo, vedendo in che misura gli enti locali riescono a pagare i servizi che hanno ricevuto.
L’Italia è realmente divisa in due, con un Nord “verde” e un Centro e Sud per la maggior parte “rosso”. Il podio è tutto del Nord-Est, con Bolzano terza (85,95%), Venezia seconda (86,47%) e Treviso prima, che riesce a pagare l’87,99% dei servizi ricevuti.
Ultime tre in classifica, Frosinone (45,57%), Napoli (45,37%) e Reggio Calabria (38,76%). A parte il dato che nel 2012 tutti e 110 i Comuni capoluogo hanno terminato l’anno con qualche forma di debito nei confronti di imprese e privati, la fotografia del nostro Paese non può che destare preoccupazione.
Se il Nord si comporta abbastanza bene, con le dovute “pecore nere”, dall’Emilia-Romagna in giù l’Italia sembra essere un altro Paese. Non vanno ignorati i Comuni virtuosi del Meridione (vedi Matera al 4° posto, Enna al 10° e Taranto al 19°), ma per il resto l’immagine è poco gratificante. Roma nel 2012 è riuscita a pagare solamente il 63,49% dei servizi ricevuti, Firenze il 71,6%, Napoli il 45,37% e Palermo il 70,64%.
Nel 2012, il 32,72% dei Comuni capoluogo ha pagato meno del 70% di quanto dovuto, con quattro città persino sotto la soglia del 50% (Alessandria si aggiunge infatti alle ultime tre in classifica).
1 TREVISO 87.99%
2 VENEZIA 86.47%
3 BOLZANO 85.95%
4 MATERA 85.28%
5 REGGIO EMILIA 85.26%
6 BOLOGNA 84.05%
7 SAVONA 83.01%
8 GENOVA 82.88%
9 IMPERIA 82.75%
10 ENNA 82.32%
11 PAVIA 82.06%
12 TRENTO 81.10%
13 CREMONA 80.98%
14 SONDRIO 80.88%
15 ASCOLI PICENO 80.72%
16 VERONA 80.40%
17 LODI 80.27%
18 MASSA 80.07%
19 TARANTO 80.03%
20 BENEVENTO 79.93%
21 MANTOVA 79.51%
22 TRIESTE 79.04%
23 PIACENZA 78.99%
24 PISTOIA 78.92%
25 PORDENONE 78.90%
26 VARESE 78.40%
27 FERRARA 78.06%
28 ANCONA 77.51%
29 RIMINI 77.47%
30 CUNEO 77.42%
31 BRESCIA 76.90%
32 FORLÌ 76.69%
33 PISA 76.28%
34 AOSTA 76.14%
35 MODENA 76.08%
36 CASERTA 75.88%
37 CROTONE 75.76%
38 MILANO 75.53%
39 LA SPEZIA 75.42%
40 ASTI 75.39%
41 BELLUNO 75.36%
42 COMO 75.07%
43 VICENZA 75.04%
44 PARMA 75.02%
45 LIVORNO 74.99%
46 MACERATA 74.80%
47 LECCO 74.79%
48 CAGLIARI 73.85%
49 RAVENNA 73.67%
50 BARI 73.54%
51 SASSARI 73.39%
52 RAGUSA 73.17%
53 CALTANISSETTA 72.93%
54 TRAPANI 72.83%
55 AREZZO 72.78%
110 REGGIO CALABRIA 38.76%
109 NAPOLI 45.37%
108
FROSINONE
*
46.57%
107
ALESSANDRIA
*
49.52%
106 POTENZA 51.75%
105 CATANIA 52.36%
104 SALERNO 52.78%
103 ANDRIA 53.43%
102 PADOVA 53.83%
101 VIBO-VALENTIA 55.04%
100
RIETI
*
56.94%
99 COSENZA 57.95%
98 VERCELLI 58.41%
97 PESCARA 58.87%
96 CATANZARO 59.98%
95 CAMPOBASSO 61.72%
94 TERNI 63.14%
93 ROMA 64.49%
92 SIENA 64.53%
91 LECCE 65.09%
90 MONZA 65.82%
89 FOGGIA 65.82%
88 LUCCA 66.57%
87 TORINO 66.61%
86 AVELLINO 66.94%
85 MESSINA 67.17%
84 PERUGIA 67.43%
83 LATINA 67.59%
82 VILLACIDRO 68.06%
81 TORTOLÌ 68.12%
80 GORIZIA 68.39%
79 ORISTANO 68.75%
78 UDINE 69.20%
77 VERBANIA 69.64%
76 NOVARA 69.87%
75 PRATO 69.97%
74 NUORO 70.42%
73 BRINDISI 70.43%
72 PALERMO 70.64%
71 VITERBO 70.67%
70 AGRIGENTO 70.73%
69 ROVIGO 71.47%
68 CHIETI 71.51%
67 PESARO 71.60%
66 BERGAMO 71.60%
65 FIRENZE 71.60%
64 SIRACUSA 71.66%
63 L’AQUILA 71.76%
62 GROSSETO 72.01%
61 CARBONIA 72.20%
60 FERMO 72.27%
59 BIELLA 72.35%
58
ISERNIA
*
72.40%
57 OLBIA 72.62%
56 TERAMO 72.64%
La Velocità di spese correnti si misura la rapidità con cui il Comune riesce a pagare servizi e acquisti – fatture e stipendi per il funzionamento del Comune – per i quali si è impegnato nel corso dell’anno. Più è alta la percentuale maggiore è la velocità e quindi minori saranno i debiti lasciati in eredità negli anni successivi (i cosiddetti residui passivi).
* I dati per i comuni di ALESSANDRIA, FROSINONE, ISERNIA, RIETI sono relativi all’anno 2011.
ps. Per chi fosse interessato ecco come viene calcolato l’indicatore:
Formula: [Pagamenti correnti in c. competenza (Titolo I) / Impegni correnti (Titolo I)] * 100
Per approfondimenti:
- gli indicatori di openbilanci
- le classifiche dei Comuni italiani
- openbilanci.it