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Debrecen 2012 – Tre medaglie per cominciare

Creato il 21 maggio 2012 da Solosport @solosport

A Debrecen, in Ungheria, l’Italia raccoglie tre medaglie nelle prime quattro finali dei Campionati europei di nuoto. Bronzo per Samuel Pizzetti nei 400 stile libero, a podio le due staffette veloci: argento per gli uomini, bronzo per le donne.

Debrecen 2012 – Tre medaglie per cominciare

Da Eindhoven a Debrecen, dai tuffi al nuoto, Europei nati insieme ma costretti a lasciarsi per problemi economici. Lo scenario iniziale di questa 31.a edizione dei Campionati europei di nuoto e discipline acquatiche doveva essere infatti unico, ad Anversa, in Belgio. Poi un buco di quasi mezzo milione di euro ha costretto alla diaspora, ed ecco il nuoto tra le corsie trovare accoglienza qui in Ungheria. Dopo Budapest 2010, che seguiva a distanza di solo 4 anni un altro europeo sempre nella capitale ungherese, si arriva a Debrecen, seconda città magiara per popolazione, centro che già ospitò una rassegna continentale nel 2007 ma in vasca corta.
Europeo di primavera, questo, come capita nell’anno olimpico, con tanti atleti assenti e con tanti big alla ricerca della forma migliore per l’evento clou del quadriennio. Quindi per chi c’è si aprono spazi interessanti e l’Italnuoto, da sempre, preferisce esserci. Quattro finali ed ecco tre medaglie, un buon inizio.

PIZZETTI – Si parte con Samuel Pizzetti che fa gare di vertice nei 400 stile libero, storica riserva di medaglie tricolori. Ai 350 metri l’azzurro è ancora avanti a tutti, ma proprio dall’ultima virata esce molle e deve arrendersi al rush finale del tedesco Paul Biedermann (3’47”84), al suo primo titolo europeo sulla distanza. Passa anche l’ungherese Gergo Kis (3’48”09) che va all’argento, mentre Pizzetti chiude terzo in 3’48”66, tempo un secondo più alto del minimo richiesto dalla Fin per andare a Londra (ma a questo punto potrebbe anche esserci uno sconto).

STAFFETTE -  Se gli assenti hanno sempre torto, chi ne approfitta non può certo farsene una colpa. Così, come quattro anni fa ad Eindhoven, quando arrivò l’argento, anche l’Italia delle donne si scopre veloce e si mette al collo un bel bronzo, impreziosito dal nuovo record italiano (3’39″84). È vero, mancavano Gran Bretagna, Olanda e Francia ma oggi avrebbero comunque dovuto sudare per stare davanti al quartetto italiano, lanciato splendidamente da Alice Mizzau (classe ’93) e Federica Pellegrini, completato da Erica Buratto e Erika Ferraioli. Una medaglia prontamente bissata dagli uomini che allo scorso Europeo uscirono dal podio dopo anni di dominio. Ci risalgono oggi nonostante l’assenza di Luca Dotto, messo ko da un problema alla schiena. Andrea Rolla, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini risalgono fino al secondo posto (tempo di 3’14″71), battuti solo dalla Francia, che dopo anni di sconfitte, quasi sempre clamorose, trova l’oro nella staffetta veloce.

IL RESTO Nell’altra finale di giornata, i 400 misti donne, doppietta ungherese: oro per Katinka Hosszu (4’33”76) e argento per l’avvenente Zsuzsanna Jakabos. Bronzo alla ceca Zavadova, mentre le due azzurre Pirozzi e Polieri chiudono rispettivamente al 6° e 7° posto, anche se i tempi sono notevolmente diversi. Stefania Pirozzi ferma il cronometro a 4’43”72, avvicinando il tempo degli assoluti e il limite olimpico, male invece Alessia Polieri, un 4’48”72 che conferma la crisi della giovane nuotatrice azzurra.

DOMANI Occhi puntati sulla finale dei 100 rana con due azzurri attesi protagonisti. Oltre a Fabio Scozzoli, ha fatto benissimo in semifinale Mattia Pesce (1’00″72, secondo miglior crono d’ingresso a solo 27/100 dal pass olimpico). Chissà che non possa puntare ad una medaglia anche Alessia Filippi nei 200 dorso, quarto tempo in semifinale con 2’10″89. Obiettivo finale centrato anche per Silvia Di Pietro (26″61) e Ilaria Bianchi (26″65) nei 50 farfalla e per Mirco Di Tora (54″88) nei 100 dorso.

Il sito ufficiale della manifestazione

Il sito della Len (Ligue Européenne de Natation)

Riccardo Marchese
(per Vavel Italia)



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