La storia del Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà inizia a Torino tra il 1997 e il 1998, al punto di confluenza tra due progetti: il primo, un museo dedicato alla Seconda Guerra mondiale, il secondo, l’individuazione degli strumenti più utili ed efficaci per costituire un centro di documentazione permanente sui crimini contro l’umanità.
Così, nel 2003 gli spazi di via del Carmine sono stati inaugurati e da allora rappresentano un ulteriore punto di riferimento culturale nella città di Torino, un luogo di testimonianza storica e un’occasione per “parlare”, a torinesi e non, di storia, diritti e libertà.
Quest’anno, in occasione del decennale, è stata organizzata una festa, con il sostegno sia privato sia istituzionale, che si terrà sabato 8 giugno. Dalle ore 10 verrà proiettato, in loop fino alle ore 17, uno speciale video realizzato per i dieci anni del Museo.
Nel frattempo, visite guidate all’allestimento permanente del Museo Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione e agli Istituti presenti nel Palazzo di San Celso. Sono poi previsti, alle ore 17 una lettura multilingue di brani estratti da La tregua di Primo Levi, e alle 21 un concerto del cantautore Gianmaria Testa, con interventi di Gian Carlo Caselli.
Insomma, un Museo che, non fosse altro che per la meritoria attività di documentazione che svolge, merita una visita. Anche per ricordarsi, e come ce n’è bisogno che esiste differenza tra ricordare e dimenticare.
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