In Corte d’Assise, al processo per la morte di Stefano Cucchi, la giuria ha deciso di far effettuare una super perizia per stabilire le cause della morte del giovane. Cucchi morì il 22 ottobre 2009 nel reparto detenuti dell’ospedale Pertini di Roma. Una settimana prima era stato fermato dalla polizia per droga. La famiglia sostiene che Cucchi morì perché non fu curato nel reparto dell’ospedale in seguito ai maltrattamenti subiti. Al processo sono imputati medici, infermieri e agenti di polizia penitenziaria. Accusasti a vario titolo e a seconda delle posizioni di favoreggiamento, abbandono di incapace, falsità ideologica, lesioni e abuso di autorità. I periti saranno nominati il prossimo 7 maggio.
La decisione è stata accolta con soddisfazione sia da alcuni difensori degli imputati sia dalla parte civile che rappresenta Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano. Ha detto Ilaria: «Questa decisione è il frutto del fallimento dei periti dei pubblici ministeri. Noi lo avevamo già detto un anno fa in udienza preliminare». Per gli avvocati di parte civile la «consulenza dei pm era inidonea a sostenere l’accusa. Una super perizia servirà per stabilire le cause della morte del giovane e districarsi in una serie di ipotesi che sono state fatte da parte dell’accusa, della difesa e dalla parte civile».