Ciao amiche care
allora, poiché la passione dei ferri non va scemando ma, al contrario, aumenta, da neofita qual sono non mi sono accontentata del dritto e del rovescio con i normali ferri. No. Questa volta mi sono detta: <<Li vedo in giro, mica posso temerli>>.
E così, armata di coraggio e, soprattutto, di cocciutaggine mi sono lanciata in un nuovo acquisto: i ferri circolari. Per capire come andassero usati e maneggiati, in un pomeriggio di noia, mi sono dedicata ad esplorare il mondo virtuale nel quale riesco a trovare bravi insegnanti. E, così, su Youtube ho fatto la conoscenza di Emma Fassio la quale insegna a lavorare a maglia ai ferri circolari, utilizzando la tecnica continentale, ossia tenendo il filo sulla mano sinistra.
Seguendo le sue piccole lezioni, video tutorial non pesanti e di breve durata, sono riuscita ad esercitarmi. All’inizio ho, ovviamente, pasticciato bene, poi, mi sono sorpresa nel vedere come fosse quasi più facile. Ho detto “quasi” e ci tengo a sottolinearlo. La strada per l’apprendimento è lunga ed impervia, ma “capa tosta” come sono, spero un giorno di riuscire a migliorarmi. Un passettino alla volta.
Ad ogni modo, poiché gli scaldacollo mi stanno prendendo bene, ho cercato in rete qualche spunto/modello da poter fare in “apparente” scioltezza. Cerca e cerca ancora, ho trovato su Ravelry questo modello “Cupido Cowl” che è possibile realizzare sia in versione lunga sia in versione corta (personalmente ho optato per la versione corta, non essendo maestra): http://dl.dropboxusercontent.com/u/40228532/Cupido%20cowl%20ita..pdf (se per caso aveste problemi con il link, basta che digitiate “Cupido Cowl” all’interno della barra di Google per avere subito il riferimento a Ravelry). Adesso vi mostro il risultato:
Ho usato una bella lana rossa che tanto fa Natale, lavorandola con i ferri circolari del 5 (erano proprio quelli che avevo acquistato
). Mi ha fatto un pò arrabbiare, però, perché continuava ad attorcigliarsi. Ad ogni modo sono riuscita a terminare il piccolo progetto. Ho lavorato, come lo schema suggeriva, fino a raggiungere un’altezza di circa 20 cm. Ritengo che l’effetto possa cambiare dal tipo di filato che si sceglie, nonché dalla grossezza. Qui sotto, vi lascio due piccole foto da cui è possibile capire come viene il punto:Cosa dite? Può andare? Suggerimenti, critiche al riguardo? Forse ci sarà qualche imperfezione dovuta all’inesperienza, ai primi approcci ed alla lana che continuava ad attorcigliarsi. Spero vi piaccia e che il link del pattern, nella piena ed amichevole condivisione, possa servirvi. Vi abbraccio tutte e vi rimando al prossimo gomitoloso post, Benben