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Decluttering

Creato il 24 gennaio 2014 da Fedesku
Avete mai avuto la sensazione di una vita piena di incontri con persone insignificanti e di pensieri che rallentano le vostre azioni? Beh, io sì. Molte volte mi sono sentita sovraccarica come un hard-disk che ha esaurito lo spazio disponibile. E per riavviare un computer bloccato bisogna eliminare i file che appesantiscono il sistema, giusto? Applicare nella vita questa strategia significa fare decluttering. Termine anglosassone che letteralmente significa disfarsi degli oggetti ingombranti riorganizzando i propri spazi, ma lo si può applicare anche ad un ambito più spinoso e delicato: quello che riguarda le persone negative e noiose, quelle che appesantiscono la giornata perché sono sempre pronte a inondarti con i loro problemi irrisolti. I negaholic, i negativo-dipendenti, quelli che pensano sempre al peggio, affossano ogni entusiasmo e usano il vittimismo come meccanismo di difesa per non assumersi le proprie responsabilità. Riconoscerli è semplice: ti telefonano a qualunque ora per raccontarti problemi e disgrazie, sono sempre pronti a spettegolare sugli altri e a dispensare complimenti a doppio taglio come “stai bene con quel vestito, peccato per le scarpe…”. Per salvaguardare il proprio spazio vitale, la prima regola è prendere le distanze da questi soggetti e non lasciarsi impietosire dai loro lamenti e, se non possiamo fare a meno di parlare con queste persone, perché magari fanno parte della famiglia o della vita lavorativa di tutti i giorni, cerchiamo almeno di smontare i loro discorsi… Altro modo sano di fare decluttering è combattere le trappole create dalla nostra mente; quei circuiti di pensieri negativi che provocano ansia e rallentano le azioni. Il pensiero influenza direttamente i nostri stati d’animo, per questo formulare di continuo frasi autodistruttive come “Non valgo niente” o “Sono un incapace” è controproducente per l’autostima ma anche per il nostro umore. E’ necessario allenare il cervello con pensieri positivi provando a riformularli senza usare parole che abbiano a che fare con il fallimento o il dubbio, fissandoci sul presente. Forse così l’hard disk ricomincerà a funzionare…

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