Mario Monti: 'L'Italia non fallirà'
Il premier: ‘Non seguiremo la strada percorsa dalla Grecia’
Dopo l’approvazione del cosiddetto decreto Salva Italia da parte del consiglio dei ministri e la firma di Giorgio Napolitano, adesso la parola, e il voto, tocca al parlamento. In attesa del Sì, il premier, parla alla Camera e si dice molto fiducioso sul destino del nostro paese.
‘Abbiamo gettato i semi affinché i nostri figli possano vivere in un paese ancorato ai valori del lavoro. La manovra non contiene esclusivamente sacrifici‘ ha dichiarato ancora il presidente del consiglio ‘ma anche un primo passo verso riforme strutturali. Faremo altro ancora, ma ciò non significa che ogni 17 giorni presenteremo decreti come questo‘.
Alternative al decreto presentato domenica non ce ne sono, fa capire chiaro e tondo Monti. ‘In caso contrario seguiremmo il percorso della Grecia, paese simpatico, ma che non vogliamo imitare‘.
La riforma pensionistica ‘è coraggiosa e rappresenta la premessa di un disegno complessivo del welfare italiano. Un pilastro è il passaggio per tutti al calcolo contributivo‘. La riforma del lavoro dovrà attendere qualche giorno: ‘ Nell’incontro con le parti sociali, forzatamente a ritmo serrato, non c’è stato il tempo e il modo di affrontare il mercato lavoro e l’ammodernamento dei sistemi di welfare necessita di più di un negoziato con le parti sociali ed è il prossimo cantiere che a distanza di qualche giorno partirà‘.
Intervenuto a Porta a Porta il 6 dicembre, il neo ministro e premier ha dato delucidazioni ulteriori sul da farsi. Per i più interessati consigliamo di vedere lo spezzone della trasmissione, dura circa mezzora.