Dedicato ai polli d’allevamento nutriti con il mangime dell’antisindacato, in particolare la Cgil. Ai razzisti duri e puri, i nazileghisti.
Creato il 29 ottobre 2011 da Slasch16
In provincia di Brescia, se non fosse per la Cgil locale, i paesini come Adro, Ospitaletto, Castel Mella e compagnia padana avrebbero da tempo cambiato nome, si darebbero chiamati Arbeisdorf, Auschwitz, Breendonk, Breitenau, Buchenwald, Dachau, Gross-Rosen, Kaufering/ Landsberg, Mautausen-Gusen, Mittelbau-Dora, mi fermo qui ma ce ne sarebbero altri.
Non sono campi di sterminio, classici, sono campi di lavoro e di prigionia dei nazisti, escluso quello di Auschwitz, il peggiore, che era campo di concentramento, sterminio e lavoro.
Penso che i leghisti della provincia di Brescia, i sindaci nazisti come quello di Adro, Oscar Lancini, siano in competizione per poter scegliere il nuovo nome del paese ed il più ambito è Auschwitz, sul quale Lancini avanza un diritto di prelazione in quanto lui è uno che ha studiato e sia Adro che Auschwiz cominciano con la A, si è fatto rilasciare persino un documento dalla maestra che attesta che la A è la prima lettera dell’alfabeto e quindi Adro ha diritto di scegliere prima.
Il mostro è l’uomo nero, l’immigrato, e la paura dell’uomo nero, trasformato in mostro dalla propaganda, genera la paura che porta il consenso e la lega, in provincia di Brescia, ha un consenso altissimo non per niente il Trota è stato candidato a Brescia, per andare sul sicuro.
Dicevo che la paura del mostro, l’uomo nero, genera consenso nella massa di ex democristiani- fascisti della zona, solo le ragazza sono meno timorose ed aperte all’uomo nero.
Dicevo che dobbiamo ringraziare la Cgil di Brescia se le vergognose, orrende, iniziative messe in piedi dalle amministrazioni leghiste emergono, sia pur lentamente, dal letame etico e morale di questa gentaglia farabutta e nazista.
Grazie a tutta la Cgil di Brescia ed in particolare a Damiano Galletti, così lo descrive l’Unità: Soggetto principale di una resistenza culturale e legale a questa deriva, disumana, che è stata congelata da molte sentenze di tribunali ( leggete bene, attentamente) tese a ripristinare in quei territori la supremazia del diritto e della nostra Costituzione.
Sono stati accertati 35 casi di violazione della Costituzione, da queste sentenza è nata la mia proposta di cambiare nome ai paesi in questione e battezzarli con i nomi dei campi di lavoro nazisti.
A Trezzano, per non far pregare i mussulmani, emanano un’ordinanza secondo la quale viene vietato l’uso di altre lingue, diverse dall’italiano, in qualunque pubblica riunione.
Sfido tutti, chiunque sia in grado di trovarmi un trezzanese che sa l’italiano gli regalo casa mia. L’italiano non il bresciano.
A Roccafranca, si parla sempre di nazileghisti ma non dobbiamo dimenticare, e renderne merito, che spesso a queste iniziative umanitarie partecipa anche il Pdl d’altronde provengono dallo stesso bacino elettorale, gli ex democristiani fascisti, il comune ha deciso che i contributi pubblici alla famiglie per garantire la frequenza dei bimbi alla scuola materna vanno erogati solo ai residenti italiani.
Faccio notare che sia i nazileghisti che i fascisti del Pdl hanno sempre la bocca piena di Dio, Madonne, cattolicesimo, la nostra religione, crocifisso, Cristo e così via.
Ragazze escluse, naturalmente. Per chi non lo sapesse dopo le bolognesi ci sono le bresciane, anche se penso che negli ultimi decenni hanno conquistato i primi posti, anche un ministero per essere precisi.
Per chi non avesse capito il senso di questo passo del post mi scriva un messaggio e sarò più esplicito, ma non è difficile da capire, metto anche un aiutino per i leghisti che mi leggono, Gelmini fa rima con ?
Torniamo alle cose serie, a Brescia il bonus bebè nazista è stato fatto saltare dai legali della Cgil locale e da una sentenza che in base alla nostra Costituzione Italiana ha ripristinato i diritti e la democrazia garantiti dalla Costituzione, per la dignità, l’etica, la solidarietà, non è stato possibile fare niente.
Ad ogni modo i cittadini bresciani, che hanno votato questi nazileghisti perchè lo sono anche loro, hanno dovuto farsi carico delle spese legali del loro comune che ha perso la causa.
Ad Adro, per pagare le cause perse dal nazista Oscar Lancini, hanno dovuto accedere ad un mutuo visto che ne ha perse una mezza dozzina. Così imparano a votare un nazista.
Passo all’ultimo caso, altrimenti scrivo un libro e non un post.
Fonte l’Unità del 28 ottobre 2011.
Lui è cittadino liberiano. Arriva in Italia inseguito dagli echi di una guerra che sta squassando la sua patria. Per questo, quando si rifugia in un paese dal nome grazioso, Ospitaletto, viene accompagnato e garantito da un permesso di protezione sussidiaria. E’ il 2002.
Cerca lavoro e lo trova in una officina metalmeccanica.
Tutto bene. Così, con le carte a posto, chiede l’iscrizione all’anagrafe ma gli uffici comunali, allora governati da un centrodestra molto nazileghsita, sospendono la richiesta.
Come mai?
Gli comunicano che, per avere diritto all’iscrizione, deve presentare copia originale della sua fedina penale, ovviamente illibata, tratta dal casellario giudiziario del suo paese.
Lui è in fuga dal suo paese in guerra e tornare per chiedere un certificato, inutile, gli può costare la vita ma, quello che è pazzesco è che senza quel cazzo di foglio lui può perdere il lavoro è diventare un clandestino. Che è proprio l’obiettivo dell’ordinanza nazileghista che lo ha colpito, ricacciarlo nella clandestinità.
Non so se per entrare in Parlamento, in Consiglio comunale o provinciale chiedano il certificato penale, dai ceffi che ci sono seduti nei banchi ne dubito fortemente.
E adesso tutti a pregare il Dio cattolico, insieme a Borghezio, Lancini ed a tutte le mamme di Adro, timorate di Dio, che con la bava alla bocca davano sfogo al loro odio razzista e nazista contro delle creature di pochi anni solo per la loro razza.
Tanto spudorate ed ignoranti da difendere una bestia immonda come il loro sindaco, Oscar Lancini.
Oggi mi sento più buono del solito.
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