C’è in giro aria di nineties-nostalgia, quindi il momento è ideale per ritirar fuori dallo scaffale la compilation più venduta dell’estate di ventiquattro anni fa. Siamo nel periodo dell’esplosione del “Deejay Time” condotto da Albertino, che arriva a catalizzare davanti alla radio due milioni di ascoltatori al giorno, facendo registrare all’emittente ancora di proprietà di Claudio Cecchetto record di audience storici.
Sull’onda di questo successo, la EMI sfrutta il marchio vincente per sfornare la raccolta di hit dell’estate, che, supportata dalla promozione legata al brand, raggiunge la quarta posizione in classifica.
Aperto dal pezzo più rappresentativo dell’anno, “I can’t stand it” di 24/7 – sigla di un genere e di un decennio che sarebbe stato tutto caratterizzato da quel sound -il disco propone sedici canzoni internazionali e neanche un brano italiano (seguendo la linea editoriale dell’emittente radiofonica), in un miscuglio di generi che va dalla house commerciale stile 49ers al softrock di Tina Turner e Billy Idol, passando per il romanticismo zuccheroso delle Heart e per il reggae trash di Papa Winnie che, reduce dal duetto sanremese, profana Bob Marley mescolandolo con Francesco Salvi.
L’ultima compilation “Deejay” ad essere stampata anche su vinile (se si escludono la raccolta celebrativa uscita nel ’92 per il decennale della radio e un ultimo, episodico tentativo di poche copie in LP per “Deejay Parade 2”) non è ancora targetizzata sui fanatici della dance, ma si rivolge al pubblico dei juke-box e dei transistor sulla spiaggia. Non siamo ancora nei tempi -prossimi a venire – in cui le raccolte saranno completamente incentrate sulla ritmi incalzanti mixati e indirizzate ai soli frequentatori di discoteche, in un tripudio di cd e cassette ideali per essere sparati a volume massimo nelle automobili mentre si corre sulle autostrade per raggiungere i dancefloors più trendy. La “Deejay Parade” partirà solo tre anni più tardi, passando in licenza all’etichetta TIME, specializzata in produzioni disco. Per il momento, l’estate di Albertino, Cecchetto & Co. è ancora fatta di successi da mainstream.
Piccola nota di colore: il dibattito è aperto sull’immagine dell’artwork. Il solare viso che sprizza gioia da tutti i solchi sulla copertina del disco è di un ragazzo o di una ragazza? In fondo.. siamo negli anni ’90… i tempi cominciando ad essere maturi per un mixage, oltre che delle canzoni di successo, anche dei generi sessuali.
Deejay Estate ’90 – Tracklist
Lato A
1. Twenty 4 Seven – “I Can’t Stand It” (Hip House Single Version)
2. Kid Kreole And The Coconuts – “The Sex Of It”
3. Mc Hammer – “U Can’t Touch This”
4. Tina Turner – “Foreign Affair”
5. Soul II Soul – “A Dreams A Dream”
6. Propaganda – “Heaven Give Me Words”
7. Heart – “All I Wanna Do Is Make Love To You”
8. Cabaret Voltaire – “Keep On (I Got This Feeling) “
Lato B
1. Billy Idol – “Cradle Of Love”
2. Richard Marx – “Too Late To Say Goodbye”
3. Depeche Mode – “Enjoy The Silence”
4. 49ers – “Don’t You Love Me”
5. Papa Winnie – “Get Up”
6. Paula Abdul – “Opposite Attraction”
7. Marc Almond – “Waifs And Strays”
8. John James – “I Wanna Know”
Etichetta: EMI
Pubblicazione: Maggio 1990
Durata totale:64 minuti