Sembra dire zia Angela Dorothea.
E intanto la Grecia s'allontana tra le roboanti dichiarazioni del comitato nazionale "L'altra Europa per Tsipras" (un aborto politico che non ha saputo rinnovarsi neppure nella comunicazione linguistica) e la lettera di Tsipras alle greche e ai greci. Referendum Grecia: Lettera di Tsipras ai greci e "Il tempo è ora". Documento politico approvato dal comitato nazionale Altra Europa con Tsipras del 21 giugno 2015"
Ma più che la Grecia è l'Europa che si allontana da sé stessa dimostrando una volta ancora di essere succube dei potentati economici e inesistente come entità politica.
In stile tipicamente eurolandiano intanto la BCE (European Central Bank) non stacca l'ossigeno e continua a finanziare le banche greche.
Ma fino a quando?
Per ora si tratta di un ulteriore rinvio, in attesa che qualcosa cambi.
Ma cosa?
Esiste forse la speranza che il 5 luglio i greci diano a Tsipras il mandato ad accondiscendere ai piani europei? Cioè qualcuno può realisticamente credere che il referendum sull'accettazione di ulteriori tagli a stipendi e pensioni si trasformi di fatto in un referendum pro o contro l'Europa e in tal caso che i greci votino entusiasticamente "Sì", "Vogliamo stare con l'Europa!"?
C'è chi sostiene che esista un piano B europeo per il quale, comunque vada, non si staccherà mai davvero la spina alle banche greche e si manterrà la Grecia in una specie di limbo tra default e non default.
Bah! Vedremo.