Degustazione di tè Dammann Frères

Da Fiveoclock

Oggi pomeriggio sono stata a un’interessante degustazione di tè Dammann Frères allo spazio High-Tech in piazza XXV aprile 12 di Milano. A presentare le varie tazze c’era Aline Guglielmino, flavorist autrice di mélange della famosa casa francese. Un’esperienza davvero particolare!

Siamo partite da tè più leggeri per non appesantire il palato. Il primo è stato il Goût Russe Douchka, lo storico blend della Dammann Frères, creato negli anni Cinquanta da Jean Jumeau-Lafond in omaggio alla moglie Douchka che non amava il bergamotto e quindi è stato coperto il tè dagli aromi di limone e arancio. Il risultato? Un prodotto molto fresco, adatto con biscotti di pasticceria o scorzette d’arancia.

La seconda tazza era di Macaron Cassis Violette, un sencha cinese aromatizzato al ribes nero, violetta e amaretto. Chi ama il sapore della mandorla non può non sentirlo almeno una volta nella vita Sia al naso che al palato, in questo tè si sente molto. Aline ha spiegato che è così perché la mandorla è un aroma poco volatile rispetto agli altri perché ha un peso molecolare maggiore (se non si era capito, Aline è laureata in bio-chimica… interessante, no?!). Compito del tea blender è quello di far sì che i vari profumi, anche se all’olfatto arrivano in modo diverso, si sentano tutti insieme, invece, al palato. Bella impresa…

Passiamo al terzo tè, chiamato Bali, ovvero un altro sencha cinese aromatizzato al gelsomino, petali di rosa, lychee e pompelmo. Aline ha raccontato che, a seconda che sia servito freddo o caldo, prevale più il sapore del lychee o quello del pompelmo. Diciamo che è un tè adatto per ogni stagione

La quarta tazza era un tè nero dal nome chiccoso Coquelicot Gourmand, aromatizzato al papavero, ai petali di peonia rosa, mandorla, mirtillo e biscotto. Aline ha spiegato che in realtà il papavero è una suggestione perché è un fiore senza odore né sapore. A lei ricorda la granatina. A me, assaggiandola a occhi chiusi, faceva venire in mente i campi di grano maturi di giugno… un po’ troppo poetica? Forse, ma vi assicuro che è la verità! Se l’avete provato o lo proverete, fatemi sapere cosa ne pensate, sono curiosa!

E ora un tè dedicato alla stagione. La quinta tazza era un Christmans Tea molto particolare perché non aveva spezie ma aromi di arancia, ananas, maraschino (si sentiva davvero tanto!) e scorze d’arancia. Questo blend è stato creato, pensate, nel 1988, ed è consigliato con i biscottini al caffè e caramello prodotti a San Patrignano.

A questo punto Aline mi ha chiesto quale mi era piaciuto di più e io sinceramente non ho saputo rispondere, ero troppo inebriata da tutti quegli odori e quei sapori. Lei mi ha guardato e mi ha detto: “Il prossimo ti piacerà!”. E non poteva essere altrimenti visto che si chiama come me, Charlotte au chocolat. Questo tè è incredibile, sembra di bere davvero del cacao e invece non c’è nessuna aggiunta di aromi di cioccolato. Si tratta di un tè nero cinese Keenum che naturalmente ha un sapore che ricorda il cacao. Il nome del prodotto è stato dato perché con questo mélange hanno voluto creare un bevanda simile all’omonimo dolce.

Arriviamo alla settima e ultima tazza di tè, un Tourbillon, un tè nero aromatizzato all’albicocca candita, fiori d’arancio, caramello e marron glacés… decisamente particolare! Poi io adoro i marron glacés!!!

Se volete acquistare i tè Dammann Frères li trovate su internet oppure distribuiti da Illy al canale Horeca o in alcuni punti vendita come lo Spaccio di San Patrignano (Rn) o High Tech a Milano. In quest’ultimo ci sono anche teiere in diversi materiali, set da tè, filtri, scatole, clessidra per infusioni, cofanetti-regalo, fiori e Christmas Tea, di cui vi parlerò presto in un apposito post.
Bè qualche idea per farmi un pensierino di Natale ora ce l’avete




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