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Dei nemici, del sonno e dell’amore

Da Ornellaspagnulo82 @OrnellaSpagnulo

La notte ha recluso le ore del giorno

nella parte del corpo chiamata “ricordi”.

Se io fossi già una persona migliore

me ne andrei a letto senza più pensare.

 

Ma sono peggiore di ieri, lo so, e per questo

sto sveglia a contare nei polsi

le facce di quelli che mi hanno ferito

avant’ieri, da un anno, oppure anni fa.

 

E a chi ama perfino la mia nera ombra

ho risposto con sterile sufficienza.

È vero che Dio ci manda i nemici

a insegnarci umiltà e perseveranza.

 

Adesso nel mare che immagino scuro

annego me stessa, un bicchiere e il muro.

Rinnego il passato, restauro il futuro

con chili di oro e angeli in braccio.

 

Ma sono me stessa, e neanche mi abbasso

vedendo gli errori – tra i tanti – che faccio.

Divento nemica di chi mi calpesta

e giuro vendetta a chi non mi saluta.

 

Il giorno ha portato amici e nemici

ma resta quell’uomo che mi ama soltanto:

io resto con lui, siamo soli nel raggio

di centotremila chilometri e oltre.

 

Supereremo perfino la morte

è questo, coraggio, che mi fa dormire.

Riguardo poi quelli che ignorano me,

rimangano soli a vegliare per me.

 

Ornella Spagnulo

- quasi una canzone rap -

poesia cronaca di una vita intima



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