Dei novelli Pollicino lasciano 100 mila euro di diamanti lungo la strada nella rapina in centro a Roma. Ma di loro nessuna traccia.

Creato il 03 febbraio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Alessandro Ambrosini
Sangue che scorre, nervi in tensione, cuore che pulsa veloce. Queste le sensazioni che devono aver provato i rapinatori che mercoledi hanno rapinato il caveau della gioielleria “Roberto Coin” in Via Vittoria. 
Mentre sfrecciavano in contromano per fuggire con il bottino su Via del Grottino, a pochi passi da Piazza del Popolo, con le mani strette sul manubrio o sui fianchi del guidatore. 
E’ lì in quel momento che si sono trasformati in novelli Pollicino. 
Non erano briciole di pane come nella favola, erano centomila euro in gioielli. 
 Un sacchetto maligno, con “briciole” splendenti che purtroppo non porteranno a niente, se non al titolare della gioielleria che ha recuperato parte del maltolto. 
Li ha recuperati un taxista, che si è visto arrivare lo scooter davanti e per poco non si scontrava frontalmente con loro. Ed è proprio per evitare la macchina che i rapinatori hanno perso questo sacchetto di preziosi, con ancora attaccato il cartellino della gioielleria rapinata. 
 Il taxista non ha visto in faccia la coppia la coppia di malviventi ma è sceso per raccogliere quella piccola fortuna che era finita quasi sotto le ruote del veicolo. 
 Nel frattempo gli agenti della scientifica hanno trovato le impronte dei rapinatori all’interno del negozio e stanno già verificando se sono già schedati nei loro database. 
Pare, ma il punto di domanda è d’obbligo, che provengano dai paesi dell’Est. Prima di fuggire, gli stessi hanno portato via l’hard disc della telecamera della gioielleria, per cui si stanno esaminando tutte le telecamere della zona per riuscire a trovare qualche fotogramma che aiuti nella ricerca. 
 Migliorano le condizioni di Vincenzo Renzi, il direttore del supermercato Todis rapinato sempre mercoledi, che è stato ferito a una gamba da un colpo di pistola. In questo caso si parla di italiani o di persone che parlavano italiano con accento dell’est. 
Magro il bottino di 400 euro mentre è stato trovato inesploso un proiettile, chiaro segno che l’arma si era inceppata.
(Fonte e foto Il Messaggero.it)

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