Dei saluti/2

Da Shappare
Eccoci, domani si parte.
Con Malli. E Fiesty.
Cioè, si spera, perché finora il biglietto ce l'ho solo io e temo che mi ritroverò a vagare per Napoli senza meta (ringrazio Tirrenia e la UIL che mettono e tolgono scioperi come sport estivo. Io consiglierei i vecchi racchettoni).
Malli ancora non ha la patente, perciò mi allieterà fino a Brescia con le sue chiacchiere (mia mamma può stare in apnea per ore, a Pelizzari gli fa una pippa).
Ho chiesto a Fratello di lasciarmi un tranquillante del cane, almeno la sdraio sul sedile posteriore e la scorto fino alla più vicina poliambulanza. Anche perché è diventata una cosa impossibile: piange di continuo, è nervosissima e litiga con tutti per tutto.
Un'adolescente in menopausa.
L'altra mattina tornavamo da Lipari; fuori dalla galleria, Malli inizia ad agitarsi sul sedile, svuota la borsa, apre taccuini, buste e portafogli: "Il mio bancomat. L'ho perso"
"No, Ma', ti ho visto metterlo via"
"Non c'è più, non c'è più, non c'è più..."
"Guardiamo tutto con cal..."
"Naaaaaaaaah. Non c'è più, ti ho detto!!!"
Il bancomat era sotto il sedile.
Ed era sotto il sedile perché lei ci aveva ribaltato la borsa sopra per cercarlo.
Allora si è asciugata le lacrime e ha finalmente visto dove mi ero accostata per aiutarla nella ricerca:
"Qui è dove si viene a buttare la roba vecchia"
"Bene. Scendi".
Ieri a cena da D., risucchiata dai quesiti e dagli scioglilingua dello zio carabiniere F. (cosa non si farebbe per una cena di pesce appena pescato): sto ancora cercando di capire come si scenda numericamente da una montagna di 2187 metri e in quale italiano "l'amore" e "l'aiuto" siano di genere femminile, ma è stato piacevole.
Abbiamo stabilito che "lealtà", "obbedienza", "disciplina", "fedeltà" sono indubbiamente femminili.
Il tradimento è maschile.
Che anche loro (due carabinieri e un poliziotto) obbediscono al femminile, dunque.
Questo paese maledetto, intanto, ci saluta con un'altra morte, che sarà pure femminile ma allora è una femmina stronza.
Resta un bastone solo, al monumento ai caduti, alla banchina arrugginita. E dei baffi dal saluto deciso.

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