Avevo dormito addirittura 3 ore quella notte, troppe, decisamente, e sarei arrivato in ritardo in ufficio. Sì, perché se all'inizio era una scelta, d'avere quel gene alla nascita, poi divenne per tutti e tutti felici, all'inizio. Non si dormiva più 8 ore, non ce n'era il bisogno, mica male, ognuno con più tempo libero e quanto. Poi dissero che c'era crisi, ma della crisi, che mi ricordi, han sempre parlato, quasi fosse stata qualcosa naturale, tipo la gravità, che se ti lasci andare vai giù, e ti fai male. La crisi richiedeva maggiore produttività e siccome avevamo ore di non sonno in più, si poteva lavorare di più, si doveva lavorare di più. E si lavorava fino a 12 ore al giorno, ma in fondo quando se ne lavorava solo 8, c'era già chi ne lavorava 14, di ore, e adesso chissà quante, quante ore a lavorare per quelli lì, mi domandavo.
M'ero svegliato da poco quella notte e la città era tutta una luce, che da quando non si dormiva più tanto, si consumava tanta elettricità e c'erano le ore di oscurità programmata per evitare il collasso, quasi inevitabile, e la notte, senza sonno, non era più notte. Ci pensavo ogni volta alla finestra, alla nonna che diceva dormi, che la notte porta consiglio, ma coi sonni brevi non li afferravo, nonna, i consigli. E c'avevo come una voglia, uno stimolo strano, di fare qualcosa, lo chiamavano sbadiglio se non sbaglio, non se ne facevano più, neanche ai test, quando ti facevano ascoltare quello lì, Amedeo Minghi, niente, non funzionava neanche con lui. Non si sbadigliava più, coi sonni brevi. E dicevano che avremmo sognato lo stesso, perché si andava direttamente in fase REM, ma io nei sonni brevi avevo i sogni di fretta, della fretta di finirli e quando mi dicevano sogni d'oro era tutta una corsa, all'oro. Lo diceva pure il collega nuovo, quello col bebè di qualche mese, che puntualmente si svegliava nella notte, durante le 2 uniche ore di sonno e lui, il collega, tornava a letto di corsa, nella fretta di sognare un poco in più.
Così avevano tolto alla notte l'oscurità e i sogni, c'erano le stesse lassù, da qualche parte, ma non le vedevo né più me le immaginavo. Tutto per imitare quella fottuta sleepless élite, che poi quando dai a tutti i superpoteri di pochi, non è detto che stai facendo bene, no, ma noi volevamo, ingordi, sfruttare ogni momento. L'ingordigia ci ucciderà.
Nell'illustrazione, fatta a mano, è possibile notare un esemplare di blogger
non appartenente alla sleepless elite, che la mattina si sveglia con in testa
ancora i sogni e la voglia di dormire, tanta.