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Dei tempi politici. Ha ragione Marcello Veneziani, siamo a un passo dal baratro e a due dalla salvezza. Lo pensa…

Creato il 04 marzo 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

800px-Marcello_VenezianiFranco Luceri. Non seguo le vicende parlamentari italiane, perché le trovo inutili come assistere allo spegnimento di un pozzo petrolifero “a soffio”, quasi fosse la candelina su una torta di compleanno.

Ma avendo seguito in via eccezionale l’estenuante maratona di Renzi per ottenere la fiducia, ho capito che ha ragione Marcello Veneziani, siamo ad un passo dal baratro e due dalla salvezza. Lo stesso Premier che deve spingerci al salto doppio per non cadere nel baratro, dice che i politici italiani non hanno la percezione della gravità dei problemi e quindi non vedono la necessità di affrettarsi ad aggredire l’incendio Italia, per non essere complici dei piromani che lo hanno appiccato.

Quindi, nella caserma dei pompieri chiamata Parlamento, il “Comandante” Renzi ha a disposizione 945 “bradipi camuffati da pompieri”,tanto lenti, da essere più incendiari di piromani.

In Italia è ancora legale che la politica, con la santa benedizione della giustizia, istighi a delinquere o in alternativa al suicidio i piccoli imprenditori onesti, con tasse rapina e con la certezza da ospedale psichiatrico che accoppare imprenditori favorisca la crescita occupazionale. Ma di ché? di becchini e pompe funebri!

In Puglia due giovani si erano sposati e lavoravano entrambi. Ma in Italia la maternità è così ben tutelata, che la moglie rimasta incinta a novembre, a dicembre si ritrovò licenziata e al sesto mese perdette il figlio (per l’impeccabile servizio sanitario italiano). Il marito artigiano ora si barcamena per non fallire. Alle due tragedie inaspettate, della moglie licenziata, e del primo figlio perso, gli si è aggiunta fra capo e collo una batosta Equitalia, (per il fisco non ha pagato abbastanza) e se non trova un cravattaro che lo aiuti a pagare, non gli resta che il santuario di Padre Pio per pregare.

Allora, mentre i politici giocano con i veti incrociati nei palazzi del potere per mesi e per anni di nongoverno e malgoverno, garantiti nei loro privilegi e appropriazioni da un sistema tributario che definire nazista è persino riduttivo; provino a conteggiare, mentre sono riuniti ad ammazzare il tempo in Parlamento, quanti italiani stanno ammazzando per fame, disoccupazione, servizi da terzo mondo, rapina fiscale, suicidi, omicidi, femminicidi e famiglie distrutte.

In una dittatura, l’acceleratissimo Renzi, per quello che sa e vuole, avrebbe già afferrato un estintore e si sarebbe messo al lavoro, ancor prima di entrare a Palazzo Chigi; ma, ahinoi, siamo in democrazia, e lui deve accodarsi ai “bradipi romani”, armati fino ai denti per spegnere il fuoco (di una economia ormai andata in fumo e “spenta”) con l’infallibile lanciafiamme Equitalia.

Nelle monarchie qualche anima bella può sempre augurarsi che Dio salvi la Regina; ma chi accidenti vuoi che salvi il popolo italiano governato da una classe dirigente così sciroccata?

Libera di presentarsi un giorno prima che si prescriva il suo credito tributario rapina e contestare a un imprenditore cinque anni di dichiarazioni dei redditi regolarmente eseguite da un consulente, quando un tempo così lungo basta e avanza, (per come va l’economia nazionale e mondiale) a far nascere e morire una impresa cinquanta volte. Anche prescindendo da singole disgrazie di singole famiglie e singoli individui. Alla faccia della solidarietà tanto sbandierata a parole nella carta costituzionale.

Io però caro Presidente Renzi una idea per ottimizzare la ciurma dei piromani romani fino a convertirli in veri legislatori potrei pure passargliela gratis.

Obblighi i parlamentari a vestisi da vigili del fuoco mentre votano la legge elettorale, sul lavoro, sulla burocrazia, sulla giustizia, sul fisco ecc. e simuli il disagio e la rassegnazione che induce un imprenditore onesto a darsi fuoco davanti al Quirinale. Porti al massimo l’impianto di riscaldamento, (come assaggio novanta gradi possono pure bastare) poi esca e aspetti a l’ingresso.

Le poltrone che scottano, trasformeranno i legislatori lemmi lemmi, in pompieri turbo diesel (di quelli che si lanciano nelle fiamme per salvare gli altri). In men che non si dica usciranno da lì, con la legge elettorale, i quattro codici, l’articolo V, la Costituzione, la riforma fiscale, la giudiziaria, l’abolizione delle province, e per buona misura anche il codice della navigazione, il tutto tirato a lucido, riformato, stampato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Perché, caro Presidente Renzi, i suoi legislatori sono lenti, meticolosi e puntigliosi solo col culo di Pantalone; ma se fosse proprio il loro latoB a finire alla griglia, glielo posso garantire io, anche gli sciancati getterebbero le stampelle per correre più veloci.

Insomma, mi sono spiegato? C’è una sola razza di umani degni di assumere il potere di legislatori: i vigili del fuoco“. Che a differenza dei politici e dei banchieri, non traggono vantaggi personali dalla distruzione altrui, ma dalla salvezza.

Featured image, Marcello Veneziani nel 2009, fonte Wikipedia.


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