NOTIZIE (Torino). Non risparmia una frecciata, seppure nel suo stile che non cerca polemiche, Alessandro Del Piero nelle sue prime parole italiane che ha pronunciato oggi a margine dell‘inaugurazione di una mostra fotografica ispirata al suo libro all‘AdpLog, nuovo spazio espositivo in centro a Torino. “Non sono riuscito ad andare allo stadio per la partita scudetto – ha detto l’ex-capitano bianconero, “non ho trovato il biglietto, ho telefonato ma i telefoni erano tutti spenti…”.
Non manca però, come già era stato nel suo messaggio al fischio finale del match contro il Palermo, miele per la squadra, “Ho seguito i miei ex compagni dall‘Australia, sono molto felice per il bis scudetto, hanno fatto una grande impresa, sono stati fantastici”. “Non so quanto manchi alla Juve per colmare il gap con le grandi d‘Europa”, ha aggiunto Pinturicchio, “Per vincere una competizione come la Champions League servono non solo grandi giocatori e una grande società, ma anche una chimica diversa. Basta vedere il Borussia Dortmund, che a un minuto dalla fine era eliminato, ci vogliono altri fattori. Confermo, anche dall‘Australia si ha la sensazione che il calcio italiano si sia impoverito, che altri ci abbiano superato. Ma il calcio fa parte di questa nazione, mi auguro che troveremo il nuovo Del Piero, il nuovo Totti. Quale calciatore mi assomiglia adesso? Ma no, ora hanno tutti le creste…”.