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Dele Alli, il miglior rookie della Premier 15-16

Creato il 15 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dalla Football League One alla Premier il passo è molto breve per Dele Alli, ragazzo del ’96 che ha già conquistato il pubblico di White Hart Lane.

In ogni campionato ci sono squadre specializzate nella scoperta e nella valorizzazione di giovani talenti, destinati in seguito ad essere venduti a peso d’oro ai club più prestigiosi o a quelli in grado di soddisfare le richieste economiche del giocatore e della squadra di appartenenza. In Italia, ad esempio, ci sono Palermo e Sassuolo; in Inghilterra, invece, Southampton e Tottenham. Gli Spurs, quest’anno, hanno scoperto un ragazzino dal futuro più che roseo. Lui è Bamidele Jermaine Alli, noto anche come Dele Alli.

Caratteristiche tecniche

Dele Alli è considerato dal quotidiano britannico Dailymail uno dei migliori prospetti del calcio inglese, un centrocampista moderno, “box to box”, in grado di ricoprire più ruoli a centrocampo – centro, trequarti o sulla sinistra – e di essere presente in entrambe le fasi di gioco, sia difensiva che offensiva. Secondo Peter Beagrie, esperto commentatore di Sky Sports UK, “è un centrocampista col vizio del gol, con forza fisica, ritmo, maturo, che sa contrastare e tirare. Può fare tutto, un vero giocatore a tutto campo.” Il ragazzo, infatti, è dotato di una buona tecnica e dribbling, con ottime doti balistiche e capacità di inserimento senza palla. In più, per quanto sia giovane – anno ’96 –, riesce a sfruttare appieno la sua grande prestanza atletica e la sua altezza – 188 cm – per i colpi di testa su calcio piazzato.

Per queste caratteristiche è stato spesso paragonato dalla stampa inglese all’ex capitano del Liverpool, Steven Gerrard, suo idolo di infanzia e fonte di ispirazione.

Dalla Football League One diritto alla Premier

L’avventura di Dele Alli nel calcio professionistico inizia a circa 87 km a nord-ovest di Londra. Siamo a Milton Keynes, città del Regno Unito che conta circa 230 mila abitanti. Qui, Alli, nato da padre nigeriano, esordisce nel 2012 nel Milton Keynes Dons, squadra di Football League One (la nostra Lega Pro), con la speranza di emulare sin da subito Steven Gerrard. L’anno successivo all’esordio coincide con il suo passaggio in prima squadra: Alli, che a inizio stagione rimane out per un mese pieno a causa della rottura dei legamenti, torna più forte di prima – e non una frase fatta – collezionando 37 presenze e 7 reti all’attivo. Di conseguenza, entra subito nel radar dei grandi club europei, specie dopo la prestigiosa vittoria in League Cup contro il Manchester United per 4-0, dove, pur non andando a segno, contribuisce allo storico successo per la squadra, che si dimostra nettamente superiore, specie sul piano del gioco espresso, ai Red Devils, scesi in campo con più riserve che titolari.

Nella sessione invernale di mercato, gli Spurs anticipano tutti e fanno loro Alli per 5.000.000 di sterline – poco più di 6 milioni di euro – ma lo lasciano fino a fine stagione nel MK Dons permettendogli di diventare protagonista nella cavalcata dei Dons verso la promozione in Championship, grazie alle 39 presenze, ai ben 16 gol e ai 7 assist: niente male per un ragazzo del ’96 di ruolo centrocampista. Come riconoscimento per il determinante contributo dato, nel finale di stagione gli viene assegnato il Football League Awards come giovane giocatore dell’anno.

Così, come da accordi, nell’estate del 2015, Dele Alli passa agli Spurs. Per lui si tratta di un grande salto nel massimo campionato inglese, un balzo in avanti meritato per quanto fatto vedere nel MK Dons. Mauricio Pochettino, allenatore del Tottenham, è consapevole di avere fra le mani un giovane talento non più una scommessa e gli concede qualche minuto già alla prima di campionato con lo United, persa sciaguratamente con un autogol di Walker. La gara successiva, contro lo Stoke City, Alli non esordisce davanti ai suoi nuovi tifosi, ma il turno successivo, giocato in casa del Leicester, la sorpresa del campionato, trova la prima gioia personale: entrato al 65’ in posizione avanzata al posto di Lamela, Alli porta in vantaggio i suoi al 81’. Gioia effimera, questa, visto che un minuto dopo Mahrez pareggia i conti. Da questo momento in poi, però, Dele Alli si ritaglia il proprio spazio nell’undici titolare, in qualità di trequartista o di centrale davanti alla difesa, e mette minuti nelle gambe. Il resto viene da sé: su 24 presenze in Premier League, 7 reti e 5 assist. Colleziona presenze anche nelle altre competizioni, specie in Europa League dove, però, ancora non si è sbloccato.

Una nuova stella?

I numeri, comunque, la dicono tutta, specialmente in campionato: nessuno in passato era riuscito a fare meglio di lui. Neanche leggende come Scholes, Lampard e lo stesso Gerrard erano riusciti in queste imprese. Scholes, al Manchester United, è quello che ci è andato più vicino, con 5 reti realizzate in 17 presenze. I pilastri di Chelsea e Liverpool, invece, ci hanno messo più di 30 presenze e quasi due stagioni per segnare la loro prima rete. Alli sta impressionando, oltre che per la sua concretezza in zona gol, per le qualità espresse in campo e citate: velocità, intelligenza, visione di gioco, atletismo e tanta voglia di lavorare e migliorarsi. Tutto fa presupporre che possa essere la nuova stella del calcio britannico.

Dele Alli ha fatto l’esordio in Premier 5 mesi fa, con un doppio salto dalla terza serie https://t.co/0y38KF8s6o pic.twitter.com/IXavuS1mdR

— l’Ultimo Uomo (@lUltimoUomo) 4 Febbraio 2016

Al momento, due sono i gol da sapore speciale: il primo, quello realizzato contro il Crystal Palace, è la nuova dimostrazione di tutte le sue straordinarie qualità e il risultato finale di una magia: stop, sombrero al diretto avversario (Jedinak, ndr) e destro vincente. Tre tocchi al volo, la sfera non tocca mai terra. Il secondo è più recente e risale al 2 febbraio 2016: per quanto sia un gol banale, in quanto semplice tap-in, il “timbro” contro il Norwich gli ha permesso di eguagliare il numero di gol messi a segno da Jack Wilshere, perno del centrocampo dell’Arsenal e rivale per una corsa ad un posto in nazionale. Insomma, la giovanissima età (stiamo parlando di un classe ’96) e questa continuità, potrebbero essere le basi per la nascita di una nuova stella del calcio britannico.

Nazionale

Quest’oggi Alli gioca già nella Nazionale inglese, al termine di una lunga gavetta che lo ha portato dall’U-17 alla Nazionale maggiore, fatta eccezione per l’U-20. Dunque, per lui e la sua carriera si tratta di un duplice notevole salto in avanti: dopo l’approdo in Premier, ecco la prima convocazione dal CT. Roy Hodgson nella Nazionale inglese per le partite di qualificazione a Euro 2016 di ottobre, contro Estonia ed Lituania. L’esordio avviene nella prima sfida mentre il suo primo gol – e che gol! – con la maglia dei Tre Leoni arriva il 17 novembre nell’amichevole contro la Francia giocata a Wembley.

Valore

Vedendo le giocate del suo gioiello, Pochettino non può fare altro che sfregarsi le mani e tenerselo stretto. Se un anno fa di questi tempi la cifra sborsata per assicurarsi le prestazioni del talentuoso ragazzo è stata di circa 6 milioni di euro, ora ne vale il doppio quasi. E giusto per mettere le cose in chiaro, di fronte a eventuali pretendenti, gli Spurs hanno prolungato di recente il contratto di Dele Alli fino al 2021 e sperano di poter fare a lungo affidamento su di lui, uno degli protagonisti nel 2° posto raggiunto finora in Premier.

Tags:Alli,Dele Alli,Gerrard,Inghilterra,Lampard,Milton Keynes Dons,MK Dons,Pochettino,Premier League,Scholes,talent scout,Tottenham,Wilshere Next post

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