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Delirante Delhi

Da Traveltotaste

Delirante Delhi

Arrivare a Delhi in piena notte può avere i suoi vantaggi. Nonostante sia una città che non dorme mai, nelle ore notturne il traffico diminuisce e l’impatto iniziale ne giova. Si dice che l’oscurità renda tutto più bello ed un po’ è vero, riesce a nascondere i difetti macroscopici ed a rendere l’ambiente ovattato.

Catapultata in India, dopo otto ore d’aereo, rimango in silenzio ad osservare. Non mi piace giudicare ma guardare, capire ed accettare anche le cose che non mi piacciono.

L’hotel prenotato si trova in una zona abbastanza centrale ma in una via stretta ed un po’ triste con i marciapiedi costellati di persone che lì, per la strada, ci vivono. Il caldo è opprimente anche se sono le 2 di notte ma non saranno certo la canicola o l’albergo che assomiglia ad un bordello a rovinarmi l’inizio di questo viaggio che desidero da molto tempo.

Aprire la porta per uscire in strada è come ricevere uno schiaffo tanto forte da provocare un temporaneo stordimento. L’aria è bollente e l’umidità talmente elevata da far immediatamente appiccicare gli abiti alla pelle ed il rumore è assordante. Clacson, gente che urla, motori scassati e musica ad alto volume attaccano subito i nervi.

Un piacevole rifugio lo trovo all’interno del Red Fort, patrimonio Unesco ma un po’ decadente. Le mura esterne sono in arenaria rossa che sotto il sole diventa quasi fluorescente mentre gli edifici interni sono di liscio marmo bianco.

La struttura mi ricorda quella del palazzo Topkapı ad Istanbul senza però eguagliandone lo splendore e la cura dei dettagli. Il padiglione bianco è magnifico, i suoi intarsi ricordano merletti filati da abili mani mentre i decori preziosi sono stati purtroppo saccheggiati molto tempo fa.

La giornata prosegue tra passeggiate poco rilassanti ed osservazioni dell’ambiente fino ad arrivare all’ora di cena quando raggiungiamo la zona del mercato vicino all’hotel dove abbondano le bancarelle di cibo e, con circa un euro e mezzo, mangiamo e beviamo in quattro. Oltre ai classici samosa, che ci accompagneranno lungo tutto il viaggio, degni di essere menzionati sono i momo, ravioli fritti o al vapore che qui si trovano prevalentemente vegetariani.

E’ ora di riposare un po’ e, ricordate, le camere d’albergo in India vengono rifatte solamente su richiesta.



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