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Deliri… [o: lettura, scrittura e godimento]

Creato il 07 settembre 2014 da Philomela997 @Philomela997

Spesso, temo più di quanto sia normale, ho delle conversazioni con personaggi immaginari (o con Philip Dick). Data questa premessa non dovrebbe suonare troppo strano se dico che pensicchiavo, tra me e me, a una possibile lettera di presentazione da mandare all’agenzia letteraria Vicolo Cannery per proporre un romanzo. Romanzo che non ho ancora scritto, peraltro, o per lo meno revisionato, ma comunque.

[[Tra parentesi, quest'agenzia mi sembra seria. Se ne parla sul WD e la valutazione di un manoscritto costa 100€, un prezzo più che onesto viste le alternative.]]

E mentre pensavo a cosa avrei potuto scrivere per presentare un fantasy medievale (genere che non pubblica più nessuno o quasi, me ne rendo conto) mi sono ricordata un episodio risalente alle elementari. (20 anni fa per gli dei!)

Una qualche maestra aveva espresso una qualche opinione circa la necessità dei buoni libri di avere a che fare con la vita reale. O con il mondo reale, o qualcosa del genere, insomma, sono passati 20 anni ^^

Ricordo distintamente che il mio cervellino ipercritico si era subito ribellato a quest’idea: un buon libro non doveva avere assolutamente NULLA a che fare col mondo reale, pensavo. Ero già una fan di Tolkien.

Tornando a casa ne avevo parlato con mio padre, certa che la pensasse come me, e con supremo orrore l’avevo sentito dire che nei libri più belli lui trovava spesso dei legami con la vita reale. Anche nel Signore degli anelli.

E la storia finisce qui. 20 anni più tardi devo ammettere che la mia opinione è cambiata e assomiglia a quella di mio padre e della maestra, MA.

Ma per me leggere è, ed è sempre stato, prima di tutto un divertimento.

Se leggo Guerra e pace è perché ci godo da morire, non perché Tolstoj sia il più grande romanziere dell’800, non perché svisceri con crudeltà l’animo umano, certamente non perché è un classico. Lo leggo perché è avvincente, perché sono innamorata dei personaggi, perché non trovi una sbavatura di stile neanche a pagarla. Leggere capolavori è godimento.

In definitiva, leggere è divertimento, e scrivere è un tentativo di upgrade :P


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