Sono le quattro di mattina ed io sono qui a scrivere. Non ho sonno e prima di scrivere questo post, ho scritto pagine e pagine su emozioni e stati d'animo che mi stanno divorando in questi ultimi giorni. Ieri, per la persona che mi sta accanto, è stata una giornata particolare. Di conseguenza è stata una giornata particolare anche per me. Ci sono state forti ricadute di allergia alla tristezza. La serata ha lasciato spazio a qualche frase dettata più dallo sconforto del momento che da un reale panico. Un po' si è pianto, un po' si è stati malinconici, taciturni, depressi il giusto e alla fine qualche sorriso. Prima di andare a dormire c'è stato un abbraccio che mi-ci ha riappacificato con il mondo. Ci sono stati giorni di merda. Ci saranno giorni di merda. Probabilmente ce ne saranno anche di peggiori. Che dire? Se arriveranno ci faremo trovare pronti. Di sicuro io avrò il mio arco e tu ti farai scudo con i cocci del tuo segno zodiacale. Se poi soccomberemo, pazienza. Basta che sia insieme, mano nella mano. Com'è che era quella dell'anonimo saggio? Mi è bruciato il tetto. Ora posso finalmente vedere le stelle.
Lo sò, le cose bisognerebbe dirsele sempre. Io spesso le tengo dentro e le comprimo, sperando che la pressione immane le trasformi in diamanti. A volte mi sembra di riuscirci, così ripesco nel passato i miei piccoli diamanti passati inosservati come due occhi color di fiume in una folla immensa.
Saperti in pianto mi sconfortaMa anche mi allieta Perché quando smetterai le lacrime Assaporerai nuovamente e con più intensità Il piacere del sorriso
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