Magazine Diario personale

Delirium

Da Adc
Ci son delle giornate particolari, che ti nascondono i pensieri. Non so se capiti a tutti o se, come al solito, sono io ad avere qualcosa che non va. Certe giornate sono semplicemente diverse, dal mattino appena apri gli occhi fino alla sera, quando li richiudi. E il bello è che, nella maggior parte dei casi, in quelle giornate non capita proprio nulla. Nulla di particolare almeno. Giornate uguali a tante altre, ma che sai diverse. Forse sono io che sto impazzendo. Come girano le cose? Ma, a proposito, le cose girano? E, se girano, in che verso lo fanno? Non va mica bene. Per esempio, cosa significa adesso scrivere queste cose deliranti, che non hanno né capo e né coda? Non lo so. Non lo so proprio. E voi, lo sapete? Non lo fate mai? Il fatto è che certi giorni ti lasciano pensieri dentro che non riesci ad afferrare e tu dici: “Ehi cazzo! Pensiero di merda! Eri qui fino a un secondo fa… dove diavolo ti sei cacciato?” E ti senti pazzo sul serio, decisamente. E forse lo sei. o meglio, in questo caso, lo sono. O forse no. Questo post è pieno di forse, me ne sono accorto, ma non ho voglia di tornare indietro e cancellarli e, magari, sostituirli con un qualche sinonimo più chic. Stasera scrivo così. Anche se non ho ben capito cos’è che scrivo, stasera. Credo nemmeno voi. Ma alla fine che differenza fa? L’importante è passare il tempo. Stasera non ho voglia di impegnarmi a scrivere qualcosa (come invece dovrei fare, visto il lavoro arretrato), stasera voglio solo giocherellare coi tasti del computer. Senza starci troppo a pensare. Voi pensate? Quanto? Buon per voi! E cosa pensate? Prestatemi un pensiero che io i miei stasera li ho persi. Senza i suoi pensieri uno si sente perduto, un po’ come la storia dell’ombra di Peter Pan. E’ roba mica da ridere, son cose serie queste. A proposito, parlando di cose serie… non mi viene in mente nulla di serio, scusate. Ero partito così bene, avevo trovato anche l’attacco giusto, ma niente cose serie. D’altronde niente pensieri, niente cose serie. Fila il discorso, no? Credo di sì. Ma com’è che stasera mi sento un po’ idiota? Chissà. Magari sto regredendo, tra una settimana arriverò ad uno stato larvale e poi imploderò su me stesso. Speriamo di no, non sarebbe bello. Almeno per me. Il fatto è che certe giornate ti scuotono, sapete? Sì, probabilmente ve l’avevo detto. La cosa che mi scandalizza, in tutta sincerità, è che state ancora qui a leggere. Dovete essere proprio coraggiosi, dei temerari. O forse non avete niente da fare, oppure, più semplicemente, siete più pazzi di me. Fatto sta che se la piovra è lì e aspetta, io cosa posso farci? Cioè, la piovra è lì e io sono qui. Ma la piovra non dovrebbe essere lì e, molto probabilmente, io non dovrei essere qui. Questo perché la piovra si difende con l’inchiostro e io sono allergico. O meglio, non sono proprio allergico, ma vorrei esserlo. O meglio, non vorrei proprio esserlo, ma devo. Non so se mi sono spiegato, ma credo di no. Non importa. L’importante è che abbia chiarito la cosa a me stesso. Dovete scusarmi, ma certe giornate proprio… e oggi è stata una di queste.

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