Delitto Ceccarelli:collegato alla banda della Magliana?

Creato il 10 aprile 2011 da Yourpluscommunication


Aveva dei collegamenti con alcuni esponenti della banda della Magliana, Roberto Ceccarelli, l’uomo di 45 anni freddato venerdì sera a Roma davanti al Teatro delle Vittorie. Lo ha detto il procuratore capo della direzione distrettuale antimafia di Roma Giancarlo Capaldo in un’intervista alla “Repubblica”. Intanto nella notte l’uomo di 70 anni fermato per l’omicidio di Ceccarelli ha confessato. ”Gli ho sparato, poi sono fuggito – avrebbe detto l’uomo agli agenti della Squadra Mobile di Roma -. Poi ho gettato la pistola nel Tevere”. All’origine dell’omicidio ci sarebbe un debito non saldato: l’assassino avrebbe sostenuto di essere stato truffato da Ceccarelli. In passato, inoltre, l’uomo avrebbe fatto da prestanome in una delle attività della vittima. ”Non mi pagava più – avrebbe detto il presunto omicida, agli inquirenti – e l’ho ucciso. Poi sono fuggito e ho gettato la pistola nel Tevere”. La calibro 22 con cui è stato ucciso Ceccarelli, infatti, non è stata ritrovata.

LA DINAMICA RIPRESA DALLE TELECAMERE. Così, venerdì sera quando Ceccarelli è uscito dal suo ufficio in via Oslavia intorno alle 20 e 30, l’anziano lo avrebbe raggiunto. Tra i due sarebbe scoppiata un’accesa lite. Poi Ceccarelli si sarebbe incamminato per recuperare la sua Golf parcheggiata e andare a casa, ma A. V., lo avrebbe raggiunto pistola alla mano e gli avrebbe sparato alle spalle. Entrambi i proiettili sono infatti finiti nella schiena dell’imprenditore (e non nella testa come sembrava in un primo momento) che è morto poco dopo. UGli investigatori hanno riferito che una telecamera ha ripreso la dinamica dell’omicidio. Inoltre, a dare una svolta alle indagini sono state le telefonate in entrata e in uscita sul cellulare della vittima.

I COLLEGAMENTI CON LA BANDA DELLA MAGLIANA.  ”L’omicidio – ha detto il procuratore Capaldo – è la spia di uno dei fenomeni principali in città, quello che attiene al riciclaggio di denaro proveniente da illeciti. Il defunto, Roberto Ceccarelli, risulta avere collegamenti con alcuni esponenti della vecchia banda della Magliana. Questo farebbe escludere la pista delle grandi organizzazioni criminali che, da sempre, mirano ad evitare di compiere omicidi a Roma in modo da non incentivare la reazione dello Stato”. ”Lo stesso discorso – ha aggiunto – vale per le bande locali che hanno imparato dal passato a escludere le azioni plateali a meno che non si tratti di momenti di particolare crisi o di passaggi di potere. E non abbiamo segnali di questo tipo per quanto riguarda l’omicidio Ceccarelli. Ecco perché nonostante il modus apparente possa fare pensare a un delitto di un’organizzazione criminale, questa ipotesi sia da escludere perche’ a Roma la presenza militare viene tenuta sotto controllo. Tesi confermata dall’arma usata, di piccolo calibro”.

Fonte Tg1
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