Delitto di Cogne, dopo 12 anni non c’ è pericolo che Annamaria Franzoni uccida

Creato il 24 giugno 2014 da Nicola933
di Rosalba Caruso - 24 giugno 2014

Di Rosalba Caruso. Dopo 12 anni di carcere, non c’è più il rischio che Annamaria Franzoni, condannata per l’ uccisione del figlio Samuele Lorenzi  dalla Corte d’Assise d’ Appello di Torino, uccida.

Questo è quanto emerge dalla perizia psichiatrico-criminologica del professor Augusto Balloni. “Una tale costellazione di eventi non è più riscontrabile“, scrive Balloni.

La perizia sarà discussa oggi al Tribunale di Bologna, davanti al presidente del Tribunale Francesco Maisto e al giudice Sabrina Bosi. I legali di Annamaria Franzoni, Paola Savio e Lorenzo Imperato, sulla base della sopracitata perizia chiedono la detenzione domiciliare per i restanti 4 anni di pena da scontare (16 in tutto).

L’udienza si aprirà con l’ intervento del professore Augusto Balloni che spiegherà lo stato psichico-sociale della mamma di Cogne. Dall’ elaborato di Balloni emerge che la donna può essere risocializzata grazie ad una terapia e ai servizi sociali.

Secondo la perizia, infatti, Annamaria Franzoni “correrà rischi di incontrare difficoltà, frustrazioni, contrasti ambientali e altri avvenimenti che potranno incidere sul suo comportamento, che potrebbe caratterizzarsi per condotte devianti”. Ma ecco che la psicoterapia interviene per “rimuovere i disturbi esistenti e cambiare i comportamenti” e “neutralizzare i rischi di future condotte devianti e/o antigiuridiche e quindi la pericolosità sociale generica“.


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