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Deliziosa Verona!

Creato il 13 gennaio 2016 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Da tempo mi ripromettevo di dedicare una serie di Itinerari alla mia Verona, ed eccomi qui a mantenere il mio proposito, forte di recenti visite (ripetute o effettuate per la prima volta) ad alcuni luoghi imperdibili per il visitatore che giunga nella città scaligera. Premetto di essere innamorata di questa città: anche se non vi risiedo, ogni passeggiata fra le vie del centro storico più o meno frequentate mi trasmette un senso di bellezza e tranquillità che mi permette di rilassarmi (ma ammetto che ai tempi dell'università, quando fra quelle strade correvo per andare a lezione o non perdere l'autobus, non era proprio la stessa cosa). E poi, come sa chiunque abbia la possibilità di visitare più e più volte una città, ogni volta si scoprono angolini o particolari sorprendenti, che cambiano completamente il nostro modo di guardarci intorno. 

Deliziosa Verona!

Piazza Bra - il Liston

Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l'incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell'odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti... (Charles Dickens)
In questo primo appuntamento voglio solo presentare alcuni aspetti generali della città e condividere con voi alcune impressioni di illustri personaggi del passato in cui mi sono imbattuta approfondendo diverse notizie culturali in rete: in ognuna di esse riscopro qualche mio pensiero di fronte alla bellezza di Verona, e personaggi come Dickens o Valery mi sembrano sufficientemente autorevoli per farvi capire che la fascinazione che la città provoca in me è un dato tutt'altro che personale... e chi di voi l'ha visitata sa che non sto esagerando.
Di Verona, fino ad oggi, vi ho parlato soltanto in occasione di particolari eventi (mostre, spettacoli teatrali e manifestazioni liriche), per approfondire alcuni aspetti artistici (come le collezioni della GAM Achille Forti o del Museo degli Affreschi) e per farvi conoscere la sua più antica rappresentazione nell'Iconografia rateriana, che della città ha ancora molto da raccontare. Da oggi vorrei andare oltre, offrendovi una panoramica più ampia della città.
Verona, chi ti vede e tosto non ti ama di irresistibile amore, questi, credo, non ama se stesso, è privo di ogni senso d'amore e detesta ogni cosa bella. (Giovanni Cotta)
Dimenticatevi Giulietta! O, per meglio dire, andate oltre Giulietta. Questo il consiglio che mi sento di dare a chi debba pianificare il proprio itinerario a Verona. Ben sapendo che il balcone e la tomba dell'eroina shakespeariana costituiscono per Verona una notevole attrattiva turistica e non avendo certo intenzione di cacciare i visitatori attratti dalla storia dei due sventurati amanti, voglio sottolineare che la città offre molto di più. Non starò ad insistere sull'artificiosità dei monumenti shakespeariani, ma va tenuto presente che il balcone che calamita masse di visitatori e la tomba presso l'antico convento francescano (oggi Museo Cavalcaselle) sono state fra le prime operazioni di marketing turistico della storia, realizzate dal responsabile dei musei Antonio Avena negli anni '30 del secolo scorso; fu infatti questo personaggio a restaurare e riqualificare i monumenti associati a Giulietta, non senza l'influenza dell'aura teatrale e cinematografica e infrazioni della realtà storica. Una simile pratica oggi sarebbe pesantemente esecrata, ma Avena si salva dalle critiche per due ragioni: innanzitutto perché fu promotore di molti altri e più ammirevoli interventi di valorizzazione del patrimonio storico-artistico (come il restauro del museo di Castelvecchio e il recupero delle rovine del teatro romano) e in secondo luogo perché non poteva immaginare lo scempio cui lo avrebbero esposto le grottesche mode adolescenziali dei graffiti e dei messaggi amorosi sui biglietti appiccicati con la gomma da masticare alle pareti della casa fino a poco tempo fa.
Anche solo seguendo le orme dello stesso Avena e senza deviare dal percorso che consente la visita ai luoghi di reminescenze shakespeariana, il turista può ammirare l'Arco dei Gavi, le preziose collezioni dell'attiguo Castelvecchio (divenute tristemente famose in seguito al clamoroso furto del dicembre scorso) e il teatro romano con il suo piccolo museo, luoghi imperdibili ma poco frequentati sia dai viaggiatori che dai Veronesi.

Deliziosa Verona!

Piazza delle Erbe vista dalla Torre dei Lamberti


I fasti di Verona vano ascritti principalmente ad alcune fasi della sua storia. In primo luogo l'epoca romana, di cui sono testimoni l'Arena, il teatro, Ponte Pietra (pur ricostruito in seguito ai danneggiamenti della seconda Guerra mondiale), Piazza delle Erbe, che costituiva l'antico foro, il già citato Arco dei Gavi (I sec.), Porta Leoni, Porta Borsari e il Museo lapidario maffeiano.
In epoca medievale, Verona fu arricchita di monumenti, statue e dipinti, dai complessi ecclesiastici di San Zeno, della cattedrale di Santa Maria Assunta (con l'annesso Capitolo), San Fermo e Santa Anastasia, alle architetture laiche, fra le quali spiccano Castelvecchio e gli edifici che si affacciano sulla Piazza dei Signori, nota anche come Piazza Dante in onore al poeta, che a Verona soggiornò dal 1313 al 1318 e che è effigiato nella statua centrale, di epoca moderna.
In epoca moderna Verona attraversò momenti di profonda crisi, fra epidemie, guerre e la sofferta sottomissione a Venezia alternati o compresenti con manifestazioni di grande importanza politica e culturale, di cui furono protagonisti personaggi del calibro dell'architetto Michele Sammicheli, del pittore Paolo Veronese e dello storico Scipione Maffei, tanto per citare solo qualche nome. Fra il XVI e il XIX secolo furono realizzati alcuni degli edifici più ammirati della città, da Palazzo Maffei in Piazza delle Erbe a Palazzo Barbieri, dall'Arsenale asburgico al Palazzo della Gran Guardia, senza dimenticare Porta Nuova, il principale accesso al centro cittadino.
Di tutti questi luoghi vorrei parlarvi, cercando di far prevalere le impressioni di una persona incantata dalla città sui nudi dati storici che qualsiasi sito può riportare e suggerendo prospettive particolari attraverso le quali conoscere la città e strutturare un eventuale itinerario. Non so quanti post occuperà questa avventura veronese, né voglio pormi un vincolo: Verona e le sue meraviglie sfuggirebbero a qualsiasi calcolo!
Verona, con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del medio evo, ha una grande aria che incute rispetto. (Paul Valery)
C.M.Articolo originale di Athenae Noctua. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore e senza citare la fonte.

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