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Dell'esperienza NON digitale

Creato il 11 dicembre 2013 da Vocedelsilenzio

Questo fine settimana c'ho ragionato su. E ho deciso, o forse dovrei dire che ho scoperto, il motivo per cui non amo particolarmente gli ebook.Il problema è, essenzialmente, che non amo il digitale in genere.

Dell'esperienza NON digitale

Immagine presa da www.tuttozampe.com

Sono arrivato a questa conclusione pensando alla musica.A me piace molto la musica. Ok, i veri amanti della musica, molto probabilmente, direbbero che la musica che ascolto io non è vera musica, ma non è questo il punto. Il fatto è piuttosto che a me piacciono i dischi. Mi piace avere un oggetto da liberare dalla bustina di plastica, che a volte presenta un'apertura facilitata e altre volte assolutissimamente no, e mi crea quindi uno stato di ira/ardente desiderio di aprire. Mi piace che ci sia un booklet da sfogliare. Preferirei che in questo booklet ci fossero i testi delle canzoni, ma pure nel caso non fossero presenti, mi piace vedere chi ha scritto musiche e testi, mi piace perdermi negli scatti fatti ai cantanti, mi piace leggere i ringraziamenti. Adoro leggere i ringraziamenti. E poi adoro staccare il cd (la prima volta sembra sempre che stia per spaccarsi perché è praticamente incastrato in quel piruletto di plastica), aprire lo stereo, inserire il cd, premere play e ascoltarmi la musica.Mi piace che ci sia un inizio e una fine. Proprio fisicamente.Mi piace che a un certo punto io debba alzarmi per ripremere play o per cambiare disco.E poi, certo, mi piace metterlo pure nel porta cd, vicino agli altri dischi di quell'artista, e andarlo a cercare quando ne sento la necessità.Succo succo, anche se scarico della musica, poi per ascoltarla la masterizzo su cd. Non sto scherzando.
Ecco, coi libri è praticamente la stessa cosa.Mi piace avere l'oggetto. Se non ho l'oggetto da toccare, non mi pare neanche vero. Non mi pare che esista.Mi piace poterlo aprire e curiosarci tra le pagine, in libreria. Mi piace quel rituale che faccio ogni volta che devo acquistare un volume nuovo, ossia scartare i primi due della pila e scegliere, tra i successivi, quello ridotto meglio. Una volta a casa mi piace tirarlo fuori dal sacchetto, sedermi sul divano, guardare la cover in tutte le sue angolazioni, sfilarla dal volume e guardare la rilegatura vera e proprio.A volte, così facendo, si trovano delle belle sorprese!Subito dopo mi piace aprire il libro e sfogliare tutte le pagine in ordine, fino all'inizio del primo capitolo, dove puntualmente leggo il primo paragrafo. Poi corro alla fine e leggo i ringraziamenti.

Dell'esperienza NON digitale

Immagine presa da www.petsparadise.it

E' così ogni volta. Ogni. Singola. Volta.Poi mi piace metterlo per un po' nella pila degli ultimi acquisti, e trovargli alla fine il luogo adatto nella libreria, ovvero seguendo l'ordine alfabetico per cognome dell'autore.Mi piace sfogliare le pagine. Mentre lo leggo, ma anche una volta letto, se per caso devo ricercare un punto esatto le faccio scorrere velocemente tra le mie dita. Mi piace metterci il segnalibro. E mi piace vedere che il volume delle pagine lette, pian pianino, arriva a superare le pagine non ancora lette.L'odore? No, non è una cosa a cui bado particolarmente. Ma tutto il resto, tutta la gestualità e la ritualità che sta dietro la lettura di un libro, per me, è importante. E' parte integrante dell'esperienza di lettura.
La maggior parte delle persone che sono assolutamente pro digitale mi diranno che, alla fine, è la storia la cosa che conta. Come è la musica che conta. O un film che conta. Non conta il mezzo su cui noi riusciamo ad averla. Però, purtroppo, per me non è così. E probabilmente sono sciocco io eh, sia chiaro, però per me è così. Mi piace l'idea di un inizio e di una fine. Mi piace la presenza fisica. Mi piacciono i numeri e odio le percentuali. Adoro lo spazio occupato, anche se mia moglie non la pensa proprio allo stesso modo, e nemmeno gli alberi mi sa. Però così sono, e del resto me ne frega poco.
p.s. c'ho ripensato pure stanotte. E in effetti son pure contraddittorio, perché pubblico in ebook. Però... non so, per me son due cose slegate completamente, il pubblicare dal leggere. (Sì, son strano forte). E, tra l'altro, non è che io non legga in ebook, è che riesco a farlo solo con cose piuttosto brevi...
Mah, probabilmente sono ancora in fase riflessiva.

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