Giacomo Ceruti, Ritratto di giovane
Spesso questo "dovunque la metti, e' fuori posto" corrisponde solo ad uno stadio della vita, quello della prima giovinezza, quando non si e' piu' adolescenti e non si e' ancora donne. Un'epoca in cui non si sa se preferire la fase appena trascorsa o proiettarsi nel futuro, cercando di crescere e farsi percepire cresciute attraverso atteggiamenti, abiti, modi di fare presi a prestito ad qualche modello che spesso non ci corrisponde affatto, di cui ci rivestiamo con malagrazia e che non ci si addicono.
Eppure anche se poi, nella maggioranza dei casi, cresciamo e ci troviamo un ruolo, una dimensione, una consapevalezza che spesso sono migliori di quello che avremmo mai sognato di poter essere, eppure c'e' sempre, in tutte le donne, questa paura atavica e divorante di essere goffa, fuori posto, inappropriata.
Non bastano eta', bellezza, ricchezza: anche le ricche piangono (verrebbe da dire) in questa difficolta' tutta al femminile.
Che deriva, se ci pensiamo bene, dal sapersi guardate, giudicate, soppesate non tanto dall'altro sesso, dagli uomini, quanto dalle nostre piu' temibili nemiche: le altre donne!
Per paura del loro giudizio ci stressiamo, ci abbandoniamo a diete insensate, ci roviniamo vacanze o ci priviamo di divertimenti. Non certo per gli uomini, sempre piu' tolleranti, accomodanti e, in definitiva, talmente innamorati dell'eterno femminino che nemmeno vedono quelle macchie, pecche, mancanze (o sovrabbondanze) che ci fanno sentire cosi' spesso fuori posto e inadatte.