La Serie A è solo quarta, con 1,7 miliardi di fatturato, ma ha fatto comunque registrare una crescita del 6% rispetto all'anno precedente. Deloitte stima che nella stagione 2014/15 il valore complessivo del fatturato raggiungerà 11,5 miliardi di euro.
Forte concentrazione della crescita
In realtà il dato assoluto non rappresenta una fotografia corretta di ciò che sta accadento. Deloitte ha infatti rilevato che oltre l'80% della crescita del fatturato proviene dai club principali. Accade in Italia, dove la Juventus da sola vale più del 75% dell'intera crescita della Serie A (+97 milioni), ma anche nell'apparente isola felice della Germania, dove Bayern e Borussia Dortmund da soli hanno portato più dell'80% dell'incremento di fatturato registrato dalla Bundesliga (+146 milioni). La Francia è un caso a parte: così come era accaduto nella precedente stagione, anche nel 2013/14 l'intera crescita di fatturato della Ligue 1 è attribuibile al solo Paris Saint-Germain.
The player takes all? In Germania e Spagna la minore egemonia
Un altro aspetto osservato da Deloitte è il peso degli stipendi dei calciatori sul fatturato dei Cubl; l'immagine (tratta dallo studio, che potete leggere e scaricare al termine del post) è emblematica:
In Germania e Spagna gli stipendi pesano rispettivamente il 51% e 56% del fatturato. Già la Francia vede questa percentuale salire al 66%. Ma in assoluto sono Premier e Serie A le meno equilibrate: oltre il 71% del fatturato delle lega nazionale è assorbito dai costi del personale.





