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Delrio: “Legge su stadi”   Malagò: “Buon senso”

Creato il 11 ottobre 2013 da Mbrignolo
Delrio:

Graziano Delrio, ministro dello Sport,
con Giovanni Malagò, numero 1 del Coni

ULTIMISSIME CALCIO. La pena inferta al Milan continua a far discutere, con la chiusura di San Siro che ora non incide solamente sul prossimo turno di campionato cui saranno impegnati i rossoneri, bensì su un discorso molto più ampio che tocca diversi aspetti: le strutture, gli impianti, la cultura. E come accade in casi simili, quando le sfaccettature sono molteplici, punti di vista in parte differenti si affacciano sulla scena, in questo caso quelli del ministro Delrio e del presidente Malagò. “Entro la fine dell’anno – ha dichiarato Delrio, ministro con delega allo sport dopo le dimissioni di Josefa idem dello scorso giugno - dovrà passare la legge sugli stadi: mi sono impegnato io per primo a seguire questo iter parlamentare, i tempi sono ristretti e dovremo agire in fretta”. Ecco cosa ha in mente il ministro ex sindaco di Reggio Emilia (città dove, fra l’altro, sorge uno degli stadi più disagevoli di tutta la Serie A): “La legge riguarderà tutti gli impianti, non solo i grandi stadi. Servirà il pugno duro contro i violenti – prosegue Delrio – collaborando con le società per l’individuazione dei soggetti che risponderanno di responsabilità oggettiva. Questa diverrà una colpa grave, perchè le tifoserie organizzate assumono in certi casi atteggiamenti di intolleranza. Dobbiamo fare ciò che è stato fatto in Europa: li episodi di non corretta partecipazione alle manifestazioni sportive sono abitudine di poche centinaia di persone; l’ingresso vietato in certi settori non dovrà essere visto come una diminuzione dello spettacolo”.
Molto più morbido il presidente del CONI, Giovanni Malagò, che a tal proposito ha invece auspicato “che si agisca con buon senso” in merito allo sviluppo dei rapporti con le tifoserie organizzate. Malagò si concentra maggiormente sui protagonisti: “Serve che i veri attori di questo sport meraviglioso, quindi giocatori, tecnici e dirigenti, siano pesone con comportamenti e vite irreprensibili”.

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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