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Delta beat, 2/2/2014

Creato il 11 febbraio 2014 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Delta Beat

Ancona, Glue-Lab.

Che il Glue-Lab sia laboratorio di idee, suoni e visioni è risultato evidente sin dall’apertura, eppure oggi questo termine appare ancora più vivido grazie all’esordio su palco di un trio di musicisti locali che dell’idea di plasmare suoni e unire differenti approcci ha fatto la propria ragion d’essere e il proprio manifesto programmatico. Eolo Taffi (basso, composizione), Andrea Massetti (basso/chitarra) e Dario Fradeani (batteria) hanno trasmesso ai presenti l’immagine di un percorso musicale che è al contempo incontro di personalità differenti e ritorno a certi suoni sanguigni/passionali. Così si passa senza soluzione di continuità da assalti noise-rock, venature bluesy, attitudine punk, ma anche inaspettate deviazioni nel (post) metal e molto altro ancora, per un frullato di brani segnati ciascuno da una propria personalità ben precisa. La formula da power trio ad assetto variabile (due bassi e batteria; basso, chitarra e batteria; basso, batteria e monocordo elettrico, quest’ultimo uno strumento creato dallo stesso Taffi) e i continui cambi di mood e tensione, anziché spezzare l’ascolto ottiengono l’effetto di spiazzare e mantenere ben viva l’attenzione dei presenti, rivelando le doti dei singoli musicisti anche in quanto ad adattabilità e capacità di cambiare approccio all’interno di un unico set. Il fatto, poi, che questo sia il debutto live dei Delta Beat e che ci si trovi di fronte ad una realtà che sta muovendo ora i primi passi (sebbene i tre siano tutto fuorché novellini o musicisti alle prime armi) lascia prevedere grandi potenzialità e moltissime linee di sviluppo future. Ciò che più conta resta comunque la passione e l’energia che i tre mettono durante l’esibizione, a riportare la tecnica esecutiva e la complessità dei brani all’interno di un’ottica in cui il lato umano tende a prevalere sulla perfezione formale del tutto. Insomma, ci permettiamo di segnalare questi Delta Beat, perché di carte da giocarsi sembrano averne davvero parecchie. Non resta che aspettare la prima prova in studio per vedere come queste composizioni eterogenee si andranno ad incastrare e daranno forma a un album.

Delta Beat

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