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Dematerializzazione del Mito

Creato il 01 novembre 2012 da Giorgiofontana

Dematerializzazione del MitoHo appena finito di leggere questo articolo segnalato dal filosofo Ugo Volli nel suo profilo Facebook.
Si tratta della ricostruzione del caso Yasser Arafat, della ipotesi mai convalidate nella realtà sulle cause vere della sua morte. Si era parlato di malattia terminale, di avvelenamento, di AIDS, qusto articolo getta l’ombra sul presunto passato omosessuale del leader palestinese.A me, che ho uno dei compiti più difficili per un uomo contemporaneo, quello di simpatizzare per il popolo israeliano, la storia di Arafat inquieta come sempre inquietano i profili storici carismatici che hanno approfittato della loro rendita di posizione storica.
Perchè io simpatizzo anche per la sofferenza storica del popolo palestinese che resta molto sullo sfondo di quella che è rimasta una guerra tra blocchi storici, i paesi arabi di un tempo che oggi sono diventati i paesi metaislamici e la lobby del petrolio, in cui indubbiamete ci sono interessi di capitalisti ebrei, ma in cui il sionismo (  o questione ebraica ) non c’entra nulla.

Ma su queste considerazione ormai quasi stucchevoli, se non ci fosse dietro a loro una guerra vera, mi è prevalso il pensiero sulla materia di cui è fatto ogni uomo ed in particolare il carisma di uomini particolari.
La materia di cui sono fatti gli ‘eroi’ è la carne, banalmente, come per tutti gli atrli uomini.
Ed in questa carne i capi carismatici che siano essi capi religiosi , tiranni, leader hanno transustanziato il Potere.
La loro ultima cena è iscritta nella loro carne.
Quando, coscienti o meno, hanno riconosciuto e convalidato da un lato il tradimento storico e rituale e dall’altro hanno concesso che il loro corpo diventasse la protesi politica con cui alimentare il fuoco della lotta o, una volta sconfitto, dallamorte ma non soltanto, diventasse un trofeo.

Quindi, per quanto una  loro vita inimitabile sia la condizione con la quale distinguersi dalla Massa il loro stesso corpo appartiene alla Massa e ne è ostaggio e preda.
Se ripercorriamo la storia dei capi carismatici ci accorgeremno quanti esempi di idolatria/liturgia del corpo è farcita la Storia.
Dal corpo di Cristo, capo palestinese per eccellenza, al corpo sbranato dai nemici di Gheddafi, passando per le sofferenze di Giovanni Paolo II, e indietro ai corpi mummificati dei capi comunisti, a quelli devastati dei coniugi Ceausescu,  gli esempi contrastanti del Mussolini ucciso più volte per spettacolarizzare la vittoria  del tiranno nazista che per preservare il suo corpo ne pretende l’inferno in terra.

Eppure stiamo percorrendo una strada irreversibile verso la smaterializzaione dei corpi profetici e delle loro doti carismatiche in quanto materiali e magici. O forse è esattamente il contrario ?
Il leader del movimento 5 stelle passerà alla cronaca spiccia di questo anno, non tanto per avere guidato alla vittoria una formazione politica che pochi mesi prima non esisteva se non in percentuali decimali, ma per la sua attraversata a nuoto dello stretto di Messina.
Un corpo, non certo famoso per essere atletico, ma che era necessario rendere carismatico non con un post pieno di ilike, ma con l’esperienza della nuotata estrema, nella quale un corpo, se non è sostenuto dal pieno vigore della carne, affonda.
Il leader, molto tirannico per altro, si smentisce poi imponendo ai suoi seguaci di non apparire in tv e restare profili virtuali immaterializzati.
Che cosa resterà dunque del carisma in una civiltà del virtuale?

Giustamente in wikipedia si distingue tra carisma nella Religione e carisma in psicologia e sociologia.
Per la teologia cristiana il carisma è una serie di capacità intellettuali ed empatiche, dall’interpretazione profetica allo ‘speeching’, in qualche modo il carismatico è un community manager, un profilo che starebbe molto bene dentro una fan page o nella conduzione e seduzione di un blog piuttosto che alle prese con la difficile interpretazione dei fatidici 140 caratteri.
Capacità che permettono di avvicinare la Massa alla divinità con il tramite di un persuasore autorevole.
e nulla vieterà che quell’autorevole persuasore un giorno sia un’intelligenza artificiale.
Appunto un NONcorpo, dematerializzazione della fisicità, pura azione e persuasione, call to action al servizio del Brand.
Weber invece in una commistione tra religioso e laico afferma che il carisma è il riconoscimento ad un corpo di poteri straordinari e la forza della fisicità consolida la forza liderista e magnetica.
Saper compiere azioni straordinarie e farle compiere non allo spirito ma al proprio corpo, come luogo della realizzazione del controllo mentale degli elementi  naturali, potere assegnato da quell’entità che governa i destini del Mondo, sia esso Dio o la Natura (Scienza).

Allora arrivo a sintetizzare questa deriva del ragionamento.
Non c’è una contraddizione  tra le due forme di carisma.
Quello che avvicina al Potere e quello che lo controlla.
Da un lato l’avvilimento del corpo e la sua dematerializzazione sono e resteranno coerenti con la capacità di raggiungere la Massa e persuaderla o sedurla, con la maschera, le identità digitali, l’artificio mimetico e quant’altro. Questo carisma immateriale non avrà bisogno di espiare nessun peccato , alla fine dei tempi nessuno si accanirà sulla sua invisibilità binaria.
L’altro carisma invece sarò sempre imprescindibile dalla Forza che deriva dalla magia dell’immaterialità dell’Essere dentro un corpo, un miracolo che dovrà invece espiare il peccato di essersi incorporato.
Sarà devastato dalla Vendetta oppure  condannato a restare insieme ai mortali come corpo esposto, riprodotto, clonato, reliquiato.

Il signor Grillo condannato ad usare il suo corpo, come megafono, pesce, capro espiatorio.
Il suo corpo religioso, invece, come oscuri slavtivisti pieni di anima ma senza corpi, promessi però all’immortalità dell’immateriale.


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