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Democracia real ya! (asamblea en la puerta de sol 17/05/2011)

Creato il 21 maggio 2011 da Lioneisy
Madrid - Primera asamblea del 17 de mayo de 2011. Por una Democracia real ya! ¡Nos quedamos a dormir!
Con motivo de las cargas policiales de la noche del 15 de mayo y la madrugada del 16 de mayo, nos reunimos, cada vez en mayor número y fuerza, en la Puerta del Sol para reivindicar no a la ley electoral bipartidista, no a los banqueros, no a la violencia, no al paro y los despidos provocados por el sistema...


DEMOCRACIA REAL YA! (ASAMBLEA EN LA PUERTA DE SOL 17/05/2011) from Twiggy Hirota on Vimeo.
Il movimento degli 'indignatos'
La rivoluzione e' inziata" e arrivera' anche in Italia. E' fatta da "gente comune" che s'è stancata di un mondo fondato solo sul benestare di alcuni e il sacrificio dei molti.
Occorre agire e manifestare cio' che realmente vale nella nostra vita. Non possiamo piu' solo guardare, dobbiamo dimostrare cio' che è il nostro benessere a coloro che lo ignorano.
Siamo cavie del commercio elettronico, cavie di BANCHE e MUTUI, cavie per TELECOMUNICAZIONI E TELEFONIA...e' giunto il tempo di partecipare alla Rivoluzione verso un mondo fondato sui diritti dell'UOMO.
Da queste premesse di impegno sociale e politico in prima persona, soprattutto dei giovani, è nato in Spagna il seguente "Manifesto degli indignati", un documento che nasce dal basso e che apre la strada ad una nuova era. 
Manifesto (Cast) - «Democrácia Real Ja»
Noi siamo gente comune. Siamo come te: gente che si alza ogni mattina per studiare, per lavorare o per trovare lavoro, gente che ha famiglia e amici. Gente che lavora duramente ogni giorno per vivere e dare un futuro migliore a chi ci circonda.
Alcuni di noi si considerano più progressisti, altri più conservatori. Alcuni credenti, altri no. Alcuni di noi hanno un'ideologia ben definita, alcuni si definiscono apolitici... Ma tutti siamo preoccupati e indignati per il panorama politico, economico e sociale che vediamo intorno a noi. Per la corruzione di politici, imprenditori, banchieri ... Per il senso di impotenza del cittadino comune.
Questa situazione fa male a tutti noi ogni giorno. Ma se tutti ci uniamo, possiamo cambiarla. È tempo di muoversi, è ora costruire insieme una società migliore. Perciò sosteniamo fermamente quanto segue:
Le priorità di qualsiasi società avanzata devono essere l’uguaglianza, il progresso, la solidarietà, la libertà di accesso alla cultura, la sostenibilità ecologica e lo sviluppo, il benessere e la felicità delle persone.
Ci sono diritti fondamentali che dovrebbero essere al sicuro in queste società: il diritto alla casa, al lavoro, alla cultura, alla salute, all’istruzione, alla partecipazione politica, al libero sviluppo personale, e il diritto di consumare i beni necessari a una vita sana e felice.
L'attuale funzionamento del nostro sistema economico e di governo non riesce ad affrontare queste priorità e costituisce un ostacolo al progresso dell’umanità.
La democrazia parte dal popolo (demos = popolo, cràtos = potere) in modo che il potere debba essere del popolo. Tuttavia in questo paese la maggior parte della classe politica nemmeno ci ascolta. Le sue funzioni dovrebbero consistere nel portare la nostra voce alle istituzioni, facilitando la partecipazione politica dei cittadini attraverso canali diretti e procurando i maggiori benefici alla società in generale, non per arricchirsi e prosperare a nostre spese, mentre si dà cura solo dei dettami dei grandi poteri economici e si aggrappa al potere attraverso una dittatura partitocratica capeggiata dalle inamovibili sigle del partito unico bipartitico del PPSOE.
L’ansia e l'accumulazione di potere in poche mani crea disuguaglianza, tensione e ingiustizia, il che porta alla violenza, che noi respingiamo. L’obsoleto e innaturale modello economico vigente blocca la macchina sociale in una spirale che si consuma in se stessa arricchendo i pochi e precipitando nella povertà e nella scarsità il resto. Fino al crollo.
La volontà e lo scopo del sistema è l'accumulazione del denaro, che ha la precedenza sull’efficienza e il benessere della società. Sprecando intanto le risorse, distruggendo il pianeta, creando disoccupazione e consumatori infelici.
I cittadini fanno parte dell’ingranaggio di una macchina destinata ad arricchire una minoranza che non sa nulla dei nostri bisogni. Siamo anonimi, ma senza di noi tutto questo non esisterebbe, perché noi muoviamo il mondo.
Se come società impariamo a non affidare il nostro futuro a un’astratta redditività economica che non si converte mai in un vantaggio della maggioranza, saremo in grado di eliminare gli abusi e le carenze di cui tutti soffriamo.
È necessaria una Rivoluzione Etica. Abbiamo messo il denaro al di sopra dell’Essere umano mentre dovremo metterlo al nostro servizio. Siamo persone, non prodotti sul mercato. Io non sono solo quel che compro, perché lo compro e a chi lo compro.
Per tutto quanto sopra, io sono indignato.
Credo di poterlo cambiare.
Credo di poter aiutare.
So che insieme possiamo.
Esci con noi. È un tuo diritto.Published by: http://cuba-italia.blogspot.com

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