Magazine Cinema
Maria Chiara Sasso/Ulla, con la macchina fotografica alla festa [Sally si sta truccando freneticamente] :- “Stai benissimo, onestamente.”
Coralina Cataldi Tassoni (molto carina e particolare, all'epoca una delle tante “ragazze di Argento”, per cui ritornerà anche in “Opera” l'anno successivo, nella parte di Giulia, la costumista)/Sally Day :- “Non è vero! I miei capelli puzzano! Questo vestito puzza! Guarda, tutta questa cosa è disgustosa! Queste maniche su questo andare avanti e indietro! Che cosa devo fare?
Ulla, con la macchina fotografica all'altra festa:- “Siamo venuti a celebrare non te, ma il tuo vestito.
Joe (nel film alla TV)/Pascal Persiano :- [esplorando la spettrale “Zona Proibita”] “Vedi qualcosa?”
Bob (nel film alla TV)/Robert Chilcott:- “Niente! Niente di particolare!”
Più un remake che un sequel vero e proprio, “Demoni 2” si afferma subito come una stronzata col botto “plagiara” del capolavoro di David Cronenberg “Videodrome” ('83), per quello che poteva essere un buono spunto di partenza, ma sciattamente sperperato in una realizzazione ancora più che nel primo capitolo, da Sit-Com di Canale 5 degli anni '80, quindi fin da principio non ci impegnerò più tempo di quanto non possa meritare; essendo anche ben meno interessante del precedente che nel complesso era già di per sé piuttosto mediocre. In questo “seguito” gioca anche un ruolo non secondario il fatto che il gore e lo splatter siano molto più mancanti che nell'originale, determinando non poco la sua caduta. La decisione poi del regista Lamberto Bava di scimmiottare in tutto e per tutto la struttura dell'originale - fino all'inserimento di diverse e identiche sottotrame - si rivela disastrosa, in quanto vi sono in ultima analisi alcune sorprese, che però non sono aiutate in nessun modo dal ritmo piuttosto lasco del film. Questa aria di familiarità si estende anche al casting, con Bobby Rhodes, ancora una volta nella parte di un duro, del personaggio nero carismatico e dinamico (la differenza più notevole rispetto al primo è l'uso di un fucile da caccia, piuttosto che un coltello con la lama a scatto, come arma principale).
Ma il film - che segue una diversa selezione di personaggi che sono costretti a combattere i dèmoni assetati di sangue all'interno di condominio assediato e bloccato dall'interno (la stessa idea dei più recenti “Rec” ['07], “Rec 2” ['09] di Jaime Balaguèro e Paco Plaza, o di “La Hòrde” ['10] di Yannick Dahan, ma realizzati incommensurabilmente meglio) - è stato confezionato con numerosi effetti speciali e scene di lunghe trasformazioni di alcuni sfigati personaggi, che si trasformano nei mostruosi dèmoni dai denti a sciabola, ma semplicemente non c'è alcuna vista di vero splatter, data soprattutto la carenza deplorevole di violenza da parte dei dèmoni sugli umani (considerando la quantità di sangue e budella in mostra nel primo film, la ritrovata e schizzinosa “sensibilità” di Bava appare come a dir poco sconcertante). Non c'è quindi alcun dubbio che “Demoni 2” lascerà i fan dell'originale a dir poco a grattarsi la testa, anche se - certamente - le sequenze di trasformazione ad opera sempre di Sergio Stivaletti (le quali sono molto numerose) sono incredibilmente grottesche.
La videocassetta Anchor Bay / Roan della collana "Dario Argento Collection" così come il DVD uscito negli Stati Uniti è caratterizzato dal contenere delle scene inedite(unrated) nelle precedenti versioni per il mercato nordamericano, in tutto contiene 3 minuti in più rispetto alla modificata versione R-rated.
Joe (nel film alla TV):- [ai suoi amici, trovando un orribile e letale creatura soprannaturale che giace dormiente in un vicolo buio spettrale] “Non c'è pericolo!” (Non scherzo, dice proprio così)
Bobby Rhodes, che ha interpretato Tony il pappone nel primo “Dèmoni”, ritorna come un personaggio completamente diverso in questo sequel, Hank. Riappare anche Lino Salemme, questa volta come una guardia di sicurezza.
La scena in cui Hannah (Nancy Brilli) ha un bambino non faceva parte della sceneggiatura originale. In origine, il bambino di Anna sarebbe dentro di lei diventato un demone e i suoi artigli si sarebbero fatti strada sempre dentro lei. Questa scena è stata scelta quando Lamberto Bava e Dario Argento hanno deciso che volevano un happy ending.
Questo è stato il film d'esordio di Asia Argento.
Sebbene non sia proprio mai stata una “fan” del genere horror, Nancy Brilli decise comunque di partecipare a questo film perché voleva lavorare con gli effetti speciali.
La resurrezione del primo demone è stato fatta montando in senso inverso la scena della fusione della testa di cera.
Il demone bambino era interpretato da un nano adulto.
Il primo demone a saltare fuori della televisione è stato fatto avendo un attore che indossava una maschera in lattice stampata sul suo volto contro uno schermo in anch'esso lattice.
Napoleone Wilson
Robydick:
ad accompagnare il frameshow un pezzo non originale della soundtrack, famosissimo per i "rockettari": sono i The Cult con Rain.
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