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Denaro elettronico: la mia proposta e quella della Gabanelli

Creato il 22 agosto 2012 da Tnepd

Denaro elettronico: la mia proposta e quella della Gabanelli

Denaro elettronico: la mia proposta e quella della Gabanelli

Ciao a tutti, come va?

Sul Corriere oggi la Gabanelli riprende la mia proposta di ridurre al minimo il contante ed usare il denaro elettronico per ridurre l’evasione fiscale (la corruzione, la delinquenza, il traffico, la prostituzione, il riciclaggio…).

La Gabanelli parla di una tassa sul contante, del tipo che se uno preleva o verso 100 euro, ben 35 vadano in tasse che poi verrebbero scontati in un metodo poco comprensibile.

Mi sembra un ottimo discorso, ma la proposta svia l’attenzione e non è fattibile nella pratica.

Ho spedito questa lettera alla Gabanelli spiegandole la mia proposta:

DENARO ELETTRONICO: LA MIA PROPOSTA E LA TUA
 

Cara Milena sono Schietti, sai chi sono.

Ho letto il tuo articolo di oggi che riprende la mia vecchia proposta dell’abolizione del denaro contante. Come saprai noi siamo molto più avanti e proponiamo il denaro elettronico con scadenza che risolverebbe anche il problema dell’inflazione obbligando la gente a spendere il denaro invece di tenerlo immobilizzato.

Come passo intermedio la tua proposta per ridurre l’utilizzo di contante secondo me è un po’ discutibile, sembri un po’ come gli ecologisti accreditati che parlano di energia pulita ed effetto serra e poi propongono i pannelli solari invece del Motore di Schietti. Con i pannelli solari non si può produrre energia per tutti, con la tua proposta non si farebbero passi in avanti ma indietro, perchè complicherebbe la vita a tutti e quindi non verrebbe accettata perchè per giunta illegale.

Ti spiego come fare non è difficile: si può proseguire sulla strada intrapresa riducendo da 1000 euro a 500 o anche a 100 o addirittura a 50   i pagamenti massimi in contante, con un massimo mensile per esempio di 1500 – 2000 euro per i prelievi. E il problema sarebbe risolto proporzionalmente alla riduzione del massimale di prelievo e pagamento.

Oppure se si vuole fare i fighi e prendere per i fondelli i Rothschild, si deve considerare il denaro in contante un bene come tutti gli altri, come la pasta, l’olio, la carta igienica, e decidere di venderlo tassato con l’IVA come qualsiasi altro prodotto. Cioè se uno va in banca e preleva 100 euro, 21 andrebbero in IVA. E anche quando uno li versasse.

E poi quando è in circolazione è chiaro che verrebbe usato per scopi illegali, ma comunque ormai sarebbe già stato tassato e quindi si potrebbe anche togliere il massimale al prelievo, mentre dovrebbe rimanere per gli acquisti per me a 50 euro, ma se fosse 100 o 250 cambierebbe poco.

Ovviamente i negozianti nel caso accettassero contante subito toglierebbero lo sconto del 21% per chi paga con denaro elettronico, o il contrario, aumenterebbero i prezzi del 21%. Il caffè costerebbe 1 euro in pagamento elettronico o 1,21 in contante. Sull’euro elettronico ci sarebbe il 21% di tasse normale, mentre sull’1,21 evidentemente il negoziante farebbe spendere il costo del versamento in banca altrimenti dopo qualche giorno si ritroverebbe pieno di contante e non potrebbe più comprare merce e pagare i dipendenti.

Anche i supermercati evidentemente applicherebbero uno sconto a chi pagasse in elettronico. 

Al limite si potrebbe mettere una tassazione al 4% come per i beni immobili se il 21% venisse considerato troppo.

Fai bella figura, a parlare di denaro elettronico con le persone con un livello intermedio di comprensione. Con gli esperti fai la stessa figura di quando proponi i pannelli solari, cioè della corrotta che occupa la mia posizione in modo che quando si parli di denaro elettronico la gente prenda riferimento in te e non in me.

Però stiamo parlando di denaro elettronico, e non di pastasciutta e diete dimagranti, o di calcio, o di colore delle mutande di qualche velina, è un passo in avanti come quando si parla di energia pulita, significa che il problema è stato riconosciuto e bisogna parlarne deviando verso false proposte.

Ma non importa, spendili bene i soldi che ti danno per parlare di denaro elettronico, io ne parlo gratis rischiando la vita spiegando cosa andrebbe veramente fatto.

Domenico Schietti


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