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Dennis Praet, l’enfant prodige dell’Anderlecht

Creato il 27 febbraio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Euro 2016 si avvicina e sarà l’occasione per osservare alcuni talenti emergenti. Uno di questi potrebbe essere Dennis Praet.

Abbiamo già avuto modo di parlare della Nazionale belga e di come, di recente, sia diventata una squadra in grado di lottare per la vittoria finale ai prossimi Europei, grazie sia alle numerose giovani promesse sia agli altri giocatori, con una certa esperienza alle spalle, di cui dispone (clicca qui). La qualità non manca, anche se la difesa è quella messa peggio, se così si può dire. A centrocampo e in attacco, il Belgio può contare su giocatori da fare quasi concorrenza alla Germania. Alcuni sono colonne portanti, altri lo potranno diventare nel giro di qualche anno. Fra questi ultimi, c’è anche Dennis Praet.

Caratteristiche tecniche

Di ruolo trequartista, Praet può ricoprire, ad ogni modo, quasi qualunque posizione nel centrocampo dell’Anderlecht: centrale e laterale, con risultati decisamente inferiori. La posizione in cui riesce a dare il massimo è quella avanzata, la trequarti avversaria, dov’è in grado di dare sfoggio delle sue qualità tecniche e realizzative. Alla grande rapidità ed eleganza nei movimenti, dovuta anche ad un fisico minuto, e a un destro potente e preciso, associa un’ottima visione di gioco e un notevole fiuto del gol. Caratteristiche, queste, che lo avvicinano ad Andrés Iniesta.

Colpaccio biancomalva

Nato a Leuven (Lovanio) – la stessa città di Dries Mertens –, capoluogo della provincia del Brabante Fiammingo, Dennis Praet milita prima nelle giovanili del Genk, che lo scopre nell’Oud-Heverlee Leuven e lo cresce con calma e fiducia per otto anni, dal 2002 al 2010, poi in quelle dell’Anderlecht, squadra dell’omonimo comune situato a circa 5 km a sud di Bruxelles. Il passaggio da un club all’altro, però, non è del tutto lecito, visto che alla fine l’Anderlecht deve versare i 20mila euro previsti come indennizzo per la formazione del ragazzo. Ma questo è il meno, visto che per Praet è un buon punto di inizio e per il club è un gran colpo in prospettiva. Questo viene confermato anche dal fatto che sul giovane classe ’94 c’è un’agguerrita concorrenza rappresentata da squadre come Arsenal, Ajax e Lille (artefice della crescita esponenziale dei fratelli Hazard, Eden e Thorgan), note per l’importanza che ripongono nei giovani e per la qualità della loro Primavera o Academy, come è chiamata in Inghilterra. Dei tre club, i Gunners sono i primi a fare realmente sul serio col ragazzo, ma alla fine risulta decisiva la mediazione del Direttore Tecnico dei Mauves, Jean Kindermans, e il General Manager, Herman Van Holsbeeck, con il padre Herman Praet sulla base di un percorso formativo integrato con il necessario completamento degli studi, senz’altro più agevole rispetto ad un eventuale trasloco all’estero.

La permanenza di Praet nel settore giovanile biancomalva dura un anno, in seguito passa in prima squadra dove debutta a settembre in Coppa contro il Lommel United. L’esordio è molto promettente, con due assist sfornati e i primi applausi, per cui Ariel Jacobs, allenatore del club dal 2007 al 2012, decide di dargli fiducia e spazio, permettendogli di realizzare il suo primo gol da professionista e di debuttare in campionato. I due anni seguenti, poi, sono marcati da un’ulteriore crescita per Praet, che mette minuti nelle gambe, toccando prima quota 40 presenze e 6 gol, poi 45 presenze con 9 gol all’attivo. Più passa il tempo, più il Dennis diventa un pedina fondamentale nello “scacchiere” della squadra e con l’arrivo di John van den Brom sulla panchina del club arriva anche il suo debutto in Champions League nella stagione 2013-2014 contro il Milan. Ad oggi, con l’Anderlecht, ha vinto tre volte il campionato belga e la Supercoppa (2012, 2013, 2014), e nel 2014 anche la Scarpa d’oro come miglior calciatore della Jupiler League.

Hard work pays off!! #goudenschoen #hln #great #feeling pic.twitter.com/qT1o8RhLmn

— Dennis Praet (@PraetOfficial) 15 gennaio 2015

Nazionale

La sua avventura nelle varie rappresentative calcistiche della Nazionale belga inizia nel 2009 nell’U-15. Nel giro di cinque anni, Praet raggiunge la Nazionale maggiore, con cui debutta il 12 novembre 2014 nella gara contro l’Islanda vinta per 3-1. La concorrenza nel suo ruolo è fitta, però il ragazzo ha dimostrato di avere talento e classe, crescendo costantemente nell’arco delle ultime tre stagioni, con cui potrà sicuramente ritagliarsi il proprio spazio nell’undici titolare belga.

Valore

Secondo il sito Transfermarkt, Dennis vale 9 milioni di euro ma, in caso di cessione, qualunque squadra intenzionata ad accaparrarselo dovrà sborsare almeno il doppio. L’assalto è già partito la scorsa estate, anche se alla fine Praet è rimasto in Belgio. Ma nei prossimi mesi sicuramente ne sentiremo parlare, visto che c’è mezza Europa su di lui, tra cui le italiane Juventus, Milan, Inter e Fiorentina. La sensazione è che in estate si scatenerà un’asta selvaggia, in cui le big straniere non possono che essere avvantaggiate. Non a caso, si parla già di “sirene” inglesi provenienti da Liverpool e di cifre che sfiorano i 30 milioni di euro, quindi inavvicinabili per le italiane. A decidere, comunque, sarà il ragazzo ma il fascino della Premier è indiscutibile. In ogni caso, è molto probabile che uno dei tormentoni della prossima estate sia lui, Dennis Praet, un gioiellino pronto al grande salto di qualità e a “esplodere” in un grande club.

Tags:Anderlecht,belgio,Dennis Praet,Euro2016,europei,Genk,liverpool,Mertens,Praet,scout,talent scout Next post

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