C'è sempre una prima volta per tutto e ieri è stata la mia prima volta dal dentista qui a Lisbona.Dopo la prima (ma anche la seconda, la terza e la quarta) volta dall'estetista, non nascondo che ero un po' preoccupata. Cioè di solito andare dal dentista non mi crea troppi problemi, non è che ci vado fischiettando, ma di certo sono più calma rispetto a quando devo andare dall'estetista: quella è per me una vera tortura e parlo di cerette, non di manicure. Poi con le esperienze traumatiche avute qui mi sono detta: con le estetiste di Lisbona ho chiuso! e mi sono data al fai da te o all'"aspettiamo che torno in Italia, va".Per il dentista non si può. Cioè, ieri ho fatto una semplice pulizia, ma è stato anche un modo per vedere com'era l'ambiente e se il dentista stesso mi ispirava fiducia, perché non si sa mai, in futuro, potrebbe capitare un emergenza.Per scegliere lo studio che faceva al caso mio ho cercato fra la lista dei dentisti convenzionati con la nostra assicurazione sanitaria e ho visto che ce n'era uno proprio vicino a casa. Così ho chiamato e ho fissato l'appuntamento. Le signore della reception non erano il massimo, ma capisco anche che sia al telefono, sia di persona, possono essersi un tantino spazientite per il mio portoghese che come è noto fa piangere.Il dottore e l'assistente invece erano molto carini e tutto è andato liscio. Ogni tanto mi chiedevano se andava tutto bene e io non facevo fatica a rispondere, tanto un arharaahaar è uguale in tutte le lingue. E pare che sia anche comprensibile in tutte le lingue perché capivano che andava bene e continuavano.Al momento di pagare mi hanno fatto subito lo sconto a cui avevo diritto: da 70 a 40 euro. Mica male! Altre due sedute e ci siamo ripagati l'assicurazione.
La conclusione è: a Lisbona ceretta no, dentista sì.