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Non è solo un ostello

Creato il 01 marzo 2014 da Storiediritratti @GianmariaSbetta

Lisboa (306)

Dopo circa 30 ostelli in giro per il mondo avevo voglia di vivere quell’ambiente da un punto di vista diverso, quello dello staff. Non potevo immaginare di lasciare a Lisbona un pezzettino di cuore in cima ad una salita ricca di murales, gradini e profumi di ristorantini locali troppo nascosti per essere affollati.
Sono passate cinque settimane da quando ho posato lo zaino e il mio compagno di stanza, divenuto poi un grande amico, mi ha subito portato ad uno dei punti panoramici sulle colline, dove ho conosciuto i suoi amici ungheresi.

Nel mezzo tanti check-in, tanti volti con cui condividere colazioni, passeggiate in città, esperimenti culinari in terrazza o birre in giardino, storie di incredibili e abbracci al check-out, accompagnati da tante promesse di rivederci un giorno, a casa mia, a casa tua.
Ogni giorno diverso, pieno di energia e di repentini cambi di programma per colpa delle tante idee e scambi di informazioni che avevamo con i colleghi. Mi mancheranno i risvegli con la chitarra di Luis alla reception, le storie di Matt con i Led Zeppelin durante i lunghi turni di notte, perdere costantemente i treni con Rob e Tamas, cucinare per Filipa e la sangria andalusa di Pepa. Oggi sto andando via ma mi sento felice per aver dedicato del tempo a questa grandiosa esperienza e ancora di più per aver passato le ultime tre sere a sentirmi dire in quattro lingue diverse di non partire, di andare a trovare nuovi amici nelle cities degli USA e in Australia, nella vecchia Praga e la dinamica Budapest, al gelo in Canada, in spiaggia in Spagna e in Francia. Una bella esplosione di ricordi allegri, nuove idee e perché no soddisfazione.

Ho veramente capito che questa esperienza stava per finire quando, ieri sera, ho portato i miei nuovi colleghi a vedere il tramonto nel mio posto preferito, proprio come aveva fatto Tamas con me il primo giorno. Volevo che per loro il primo impatto fosse speciale quanto lo è stato per me. Oggi il sole splende ancora e io sto per uscire, devo andare a Nord. Ho solo un ultimo check-out da fare poi ho finito.
“Ciao Luis, ti riporto la chiave, è stato fantastico. Tornerò, promesso.”

Poi giù fino all’ultimo gradino, ultimo di mille ricordi.

Luca


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