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Dentro la nebbia - Anteprima - PS4

Creato il 17 agosto 2014 da Intrattenimento

Il nuovo Silent Hill con Hideo Kojima, Guillermo del Toro e Norman Reedus: più che un incubo sembra un sogno che si avvera

Che Hideo Kojima sia un genio ormai è risaputo. Che lo sia anche dal punto di vista della comunicazione, pure. Ed è palese come questo artista, di cui non sempre è facile decifrare l'operato vista la sua indubbia abilità nel saper "ingannare" il pubblico con trovate talvolta perfino bizzarre, sia capace di attirare l'attenzione dei media come pochi altri nel suo campo.

Dentro la nebbia
Di fatto sembra che il game designer sembra averci preso gusto a trollare letteralmente, nel senso buono, i suoi fan. L'ultima in ordine di tempo è stata la questione P.T., una presunta nuova proprietà intellettuale a sfondo horror per PlayStation 4, sviluppata dal fantomatico e sconosciuto team 7780s Studio, dietro al cui nome si nasconderebbe già il primo "scherzo". Il nome farebbe infatti riferimento alla prefettura di Shizuoka, il cui identificativo tradotto dal giapponese significa Collina Tranquilla, che pare si estenda per 7.780 chilometri quadrati. Ad ogni modo, annunciato in occasione della conferenza di Sony alla GamesCom di Colonia, una demo è stata resa disponibile in poco tempo su PlayStation Network. Questa però si è rivelata essere in realtà un teaser interattivo del nuovo Silent Hill. Stavolta, infatti, è stato il papà di Metal Gear Solid a essere "fregato" dai fan, visto che un utente ha completato la dimostrazione molto prima del previsto, effettuando tra l'altro lo streaming su Twitch. Kojima, difatti, secondo le indiscrezioni che abbiamo raccolto quando eravamo all'evento, non solo aveva "limitato" la grafica per far si che il pubblico non riconoscesse subito il Fox Engine e collegasse quindi l'opera al suo team, ma addirittura aveva reso (o così pensava lui) l'ultimo enigma di P.T. volutamente difficile, perché voleva che il segreto resistesse almeno una settimana. Invece in poche ore era già stato svelato tutto.

twittalo! Alla GC Kojima ha svelato un suo nuovo progetto legato a Silent Hill: con lui anche Del Toro e Reedus

Tris d’assi a episodi

Una volta giunti alla fine della demo del finto team 7780s Studio, la scena che si è palesata davanti agli occhi di chi l'ha completata ha visto il personaggio principale camminare finalmente fuori dalla casa dov'era intrappolato fino a poco tempo prima. La torcia che reggeva tra le mani illuminava l'asfalto, dove si notavano delle macchie di sangue. Poi l'inquadratura cambiava, la telecamera si alzava e mostrava quella che sembrava essere la periferia di una città americana, avvolta da una sinistra nebbiolina. Intanto iniziavano ad apparire uno dietro l'altro dei nomi, come in una sigla. Il primo era quello di Hideo Kojima, seguito da quello del regista Guillermo del Toro (Il labirinto del fauno, Pacific Rim). Pochi attimi dopo, mentre il personaggio del gioco finalmente si voltava, come attratto da qualcosa, e rivelava le sue fattezze, che sono quelle dell'attore Norman Reedus (di cui poco dopo si vedeva pure il nome),

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amatissimo dal pubblico di tutto il mondo soprattutto per il suo ruolo di Daryl Dixon nella serie televisiva The Walking Dead, sulle note della splendida Silent Hill del maestro Akira Yamaoka, appariva proprio il nome della città perennemente avvolta nella nebbia come titolo del progetto. Ma con la sorpresa finale, la lettera "s" alla fine del termine Hill. Proprio su questo aspetto, e sulla visuale in prima persona adottata dagli sviluppatori nella finta demo di P.T., dopo lo stupore iniziale per "l'annuncio", si sono immediatamente concentrate le attenzioni dei fan della serie, che hanno iniziato in questo senso a proporre le teorie più disparate. Sono circolati perfino dei rumor, non sappiamo quanto attendibili a dire il vero, secondo i quali il titolo Silent Hills potrebbe indicare l'episodicità del gioco. In pratica si vocifera che questo capitolo della saga potrebbe essere suddiviso in più porzioni, ognuna delle quali racconterebbe le vicende di una persona diversa, ma accomunata dallo stesso destino, e che avrebbe come trait d'union la figura del personaggio interpretato dal già citato Norman Reedus. Mentre per quanto concerne la questione della visuale in soggettiva, si sono fatte delle ipotesi, e quelle che più vanno per la maggiore sul web sono due: o è stata utilizzata solo per la finta demo, allo scopo ulteriore di ingannare i videogiocatori per non far riconoscere subito cosa in realtà nascondesse, oppure nel gioco finale si potrà utilizzare in determinate circostanze al chiuso, un po' come avveniva in Silent Hill 4.
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E questa, nel caso, ci sembra l'ipotesi più logica, visto che riteniamo che non avrebbe senso coinvolgere un personaggio come Reedus in un progetto simile, e poi non sfruttarlo a dovere nascondendone il volto a "causa" dell'inquadratura. L'eventuale reinvenzione della visuale in terza e in prima persona potrebbe tra l'altro risultare decisamente interessante se implementata nel verso giusto. Congetture a parte, di certo sappiamo che Kojima, pur non sbottonandosi più di tanto sulla trama e sulle meccaniche di gioco, ha voluto rimarcare il fatto che vuole creare un gioco in grado di spaventare veramente i giocatori, al punto da "fargliela fare nelle mutande". Proporre in forma elettronica una sorta di Inferno dantesco sulla terra, insomma, dove i mostri che il protagonista dovrà affrontare, come da tradizione, non scaturiranno da qualche insano esperimento scientifico, ma dal profondo dell'animo stesso dei personaggi. Creature orribili che ne incarnino i tormenti, i dubbi, le paranoie o il rimorso scatenato da qualche evento traumatico. Silent Hills ripartirà probabilmente proprio da questi concetti nel tentativo di ritrovare quelle atmosfere che hanno fatto la fortuna della saga, raccontandoci ci auguriamo una storia adulta e se necessario disturbante, che si sviluppi in maniera organica all'interno di ambientazioni claustrofobiche, opprimenti, con momenti di terrore determinati dalla paura di un pericolo invisibile piuttosto che da scontri corpo a corpo con delle creature. Il resto, poi verrà da sé, e a noi in tal senso non resta altro da fare che attendere le prossime settimane per cercare di saperne di più su quello che già da ora si candida a essere come uno dei giochi must have del prossimo futuro.
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