I pensieri fanno più baccano di un televisore acceso. E non ti lasciano, perché stanno comodi, loro. Gli diamo vitto, alloggio e alimentazione, ogni giorno: pensieri a indigestione.
E così la sera non accendi neanche più il televisore, abbandoni la coperta come viene e cominci un simpatico sodalizio con le tue consapevoli inconsapevolezze. Ci parli, li ascolti. E finisce sempre allo stesso modo: la coperta ti scopre, la direzione del tuo corpo si sposta, il pigiama ti pesa addosso, e tu sei ancora lì, nel tuo sogno.