Espulsioni di migliaia di migranti disposte dalle autorità di Brazzaville hanno alimentato una grave crisi umanitaria. E’ quello che hanno denunciato le Nazioni Unite, in riferimento a misure adottate nelle ultime settimane soprattutto nei confronti di cittadini della Repubblica democratica del Congo.
Secondo le stime dell’Onu, dal 4 aprile i migranti originari di questo paese espulsi dalle autorità di Brazzaville sono stati circa 130.000.
Le deportazioni, si legge in una nota, si sarebbero accompagnate più volte a “violenze fisiche, maltrattamenti e abusi sessuali”.
Le espulsioni sarebbero state motivate, secondo Brazzaville, per arginare episodi di criminalità ricorrenti e imputabili agli immigrati.
E’ chiaro che,tolti alcuni fatti eccezionali, le motivazioni reali da parte delle autorità sono quelle di non avere irregolari tra i piedi cui dover provvedere comunque.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)