Parigi (Francia) – “Mi piace stare in cucina e servire i clienti: è come se li invitassi alla mia tavola: del resto qui si mangia quel che piace a me”. Gérard Depardieu, per protesta contro il 75% di tasse che il presidente francese Hollande vorrebbe imporre ai redditi alti, ha preso da poco la cittadinanza russa che gli ha offerto Vladimir Putin, ma soltanto il suo ristorante di Parigi, La Fontaine Gaillon, vicino all’Opéra, “è la mia vera casa”. E Io donna (in edicola sabato 26 gennaio) si è fatta invitare a pranzo e servire dal più discusso attore di Francia.
Proprietario di terre e vigneti, l’attore si conferma appassionato gourmand: “Il cibo è vita e io sono un gaudente senza limiti. Questo tartufo l’ho trovato io in Val di Chiana, dove mi rifornisco di olio dop da un mio amico. La carne la scelgo al mercato. Sulle pareti, una collezione di farfalle blu amazzoniche, stampe di immagini tratte dal Kamasutra, un a statua gigante di Obelix, foto scattate insieme a Fidel castro e Muhammad Alì.
“Uso soltanto cibi d’eccellenza, soprattutto italiani”, dice Gérard, che controlla ogni giorno in cucina freschezza e qualità. “Lo scriva pure che sono un po’ grasso: questi chili sono i risultato di mangiate pantagrueliche con amici veri. E vi mostro il mio luogo segreto: la cella frigorifera. Qui custodiamo pesci e carni pregiate”, dove non manca la collezione di formaggi, e quella dei dolci.